Lunedì 23 Dicembre 2024

Camilleri "perseguitato"
da un mitomane

Prende posizione su argomenti politici, sociali, letterari; dialoga con i fans, posta foto con l'immancabile sigaretta, peccato che non sia lui: l'Andrea Camilleri di Facebook non è lo scrittore siciliano. Il quale, stufo di ricevere telefonate e messaggi da parte di persone che, conoscendolo, si sorprendono di talune sue posizioni, due mesi fa ha presentato denuncia alla Polizia Postale. "Questa vicenda è cominciata almeno otto mesi fa e questa persona continua a imperversare. Non so chi sia, posso solo dire che io non sono in internet, non ho un profilo, non ho un sito". L'unica realtà legittima nel web legata a Camilleri, ma che comunque non è autorizzato a intervenire nelle veci dello scrittore, è il sito Vigata.org: "Esiste da anni, è organizzato da terze persone, so chi sono e si tratta di persone serie". Ben diverso, invece, dalla pagina "Andrea Camilleri. Autore. Pagina sociale su Andrea Camilleri" di Facebook che ben facilmente ha raccolto 12.570 "mi piace". "E' un fenomeno curioso, singolare - ironizza l'autore di Porto Empedocle - mi capita di dire a tante persone che quella pagina è di qualcuno che si spaccia per me, che dà giudizi, consigli, mi addossa responsabilità e che io invece non sono in internet. Bene, la risposta è questa: non mi credono. Una volta - racconta - ho spiegato tutto ciò con estrema chiarezza e dovizia di particolari a una persona. Questa mi ha richiamato dopo un paio di mesi per la stessa ragione e quando io le ho ricordato che ne avevamo già parlato, ha ribattuto: 'Che ne so che non ha cambiato idea?'. Mi terrorizza questo comportamento". Molte persone note hanno un mitomane, ma alcuni casi possono essere molto fastidiosi se non pericolosi. Camilleri (quello vero) cita la vicenda di un altro scrittore, Philip Roth: "A momenti impazziva. D'altronde, se uno ad esempio parla al posto mio e dice, che so, 'tutti i calvi sono criminali', io che faccio? Come mi difendo?" La denuncia? "Dicono che bisogna ottenere la liberatoria dagli Stati Uniti per agire. Intanto, mi arrivano segnalazioni di continuo. Un amico fotografo mi ha fatto sapere di essere dispiaciuto perché la foto che mi ha scattato, pubblicata sempre su questo profilo facebook non è firmata, ma io, giuro, non ne so niente..."

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