Con l'ingresso di PASOLINI di Abel Ferrara e di RED AMNESIA di Wang Xiaoshuai poco cambia in un ipotetico Totoleone di questa 71/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Ovvero in corsa restano BIRDMAN, THE LOOK OF SILENCE, A PIGEON SAT ON A BRANCH REFLECTING ON EXISTENCE, LOIN DES HOMMES.
Per l'Italia, invece, ANIME NERE di Francesco Munzi e IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone. Il cambiamento potrebbe arrivare con il delizioso film cinese RED AMNESIA che racconta di Deng, una vedova perseguitata da uno stalker, interpretata da una straordinaria Lu Zongh che potrebbe portare a casa la Coppa Volpi femminile in un'edizione in cui poche attrici hanno dimostrato di poter spiccare sulle altre.
E anche il film del regista de 'Le biciclette di Pechino' potrebbe aspirare a uno dei premi maggiori. Anche se, tornando alla Coppa Volpi femminile, molti parlano di un premio Alba Rohrwacher. In una classifica ideale BIRDMAN e THE LOOK OF SILENCE, restano, a parere dei critici italiani e stranieri, i titoli meglio piazzati. Il primo, a firma del regista messicano Alejandro G. Inarritu, è quello che ha convinto di più con la storia di un attore popolare in passato, solo per il suo ruolo di supereroe (uno straordinario Michael Keaton), in cerca di un riscatto finale a Broadway. THE LOOK OF SILENCE di Joshua Oppenheimer, sequel di THE ACT OF KILLING, racconta ancora il genocidio indonesiano negli anni Sessanta, in nome dell'anticomunismo. Tutto è visto dalla parte delle vittime. Immagini solenni di violenza e il racconto puntuale di orrori difficili da immaginare.
A PIGEON SAT ON A BRANCH REFLECTING ON EXISTENCE dello svedese Roy Andersson è invece una colta riflessione sulla vita come sulla morte umana, attraverso oltre trenta quadretti surreal-noir, ironici e aspri, che ricordano allo stesso tempo i quadri di Edward Hopper e quelli del fiammingo Brueghel. LOIN DES HOMMES, tra i quattro film francesi sicuramente il migliore, potrebbe ricevere un premio importante sia per le tematiche, sia per la bellezza del testo ispirato a un racconto breve, L'ospite, di Albert Camus. I tre italiani, cosa rara, quest'anno potrebbero essere in corsa per un premio. ANIME NERE di Francesco Munzi è piaciuto molto ai critici esteri e tra i film italiani forse è quello che ha più possibilità.
IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone ha dalla sua il valore universale della poesia e soprattutto il valore aggiunto dell'interpretazione da Coppa Volpi di Elio Germano. Discorso a parte per HUNGRY HEARTHS di Saverio Costanzo. Dalla sua questa storia minimalista di una coppia, in lotta sull'alimentazione del figlio, il fatto che e' stata girata in inglese e poi nella capitale del mondo, New York. Mancano all'appello solo due film: THE POSTMAN'S WHITE NIGHTS del russo Andrej Koncalovskij e GOOD KILL dell'americano Andrew Niccol.
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