Con Knight of Cups, Terrence Malick si ripete e mette in campo tutto il caravanserraglio dei suoi temi alti e, su tutti, quello del disagio di vivere. Protagonista di questo film passato oggi in concorso al Festival di Berlino ed esteticamente iper-raffinato, Rick (Christian Bale) attore in crisi che cerca nel suo mondo patinato di Los Angeles di riempire il vuoto della sua vita e di uscire da "questo sogno nel sogno". Un'amata, non totalmente libera, (Natalie Portman), una ex moglie (Cate Blanchett), un fratello violento e un padre ingombrante, Rick vive, come nella favola del giovane principe che gli raccontavano da bambino in cerca di una perla. Una perla che però dimentica di dover cercare dopo aver bevuto troppo ed essere sprofondato in un sonno profondo, nel caos. Così Nick (l'attore gallese Bale) attraversa il mondo, con il suo disagio di eroe tormentato, tra rumorosi party, storie di sesso e amore, tra immagini dei più incredibili non luoghi di Los Angeles, incontri con sosia di Elvis Presley, tuffi nel mare, paesaggi spaziali, deserti di roccia, locali di lap dance alla moda e attraverso mille sequenze spesso accelerato ad arte.
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