Centinaia di oggetti provenienti dalle collezioni di 6 partner internazionali da oggi sono su Google Cultural Institute, la celebre piattaforma digitale per la promozione e la tutela della cultura online. In Italia il primo museo ad aver aderito al progetto pilota è il MAO, Museo d'Arte Orientale di Torino. Al momento sono 20 le opere delle collezioni del MAO visibili in 3D e per la prima volta è possibile ammirarle anche on-line, con un alto livello di dettaglio e angolazione.
Le opere del Mao spaziano dalla collezione cinese con vasellame in terracotta bianca della cultura Dawenkou risalente al 2900-2400 a.C. e statuine della dinastia degli Han datate III secolo d.C., ai bronzi provenienti della regione himalayana del XVII-XVII secolo d.C. Tra pochi giorni si potranno apprezzare anche opere d'arte islamica di stili e materiali diversi. Frutto di mesi di lavoro da parte degli ingegneri del Google Cultural Institute, la nuova funzione 3D consente complessivamente di ammirare oltre 200 oggetti provenienti da tutto il mondo: dall'estesa collezione di teschi animali della California Academy of Sciences alle celebri maschere millenarie custodite nel Israel Museum a Gerusalemme e considerate le prime forme di ritratto realizzate dall'uomo. Per attivare la visione 3D è sufficiente selezionare l'immagine dell'oggetto che riporta la scritta "oggetto 3D" e utilizzare il mouse del computer per farla ruotare a 360° e ammirarne i dettagli più nascosti. Per consentire la visione tridimensionale delle opere ad alta risoluzione, gli ingegneri del Google Cultural Institute hanno lavorato a stretto contatto con i musei partner del progetto pilota e hanno realizzato un'apposita apparecchiatura scanner in grado di elaborare oggetti delle dimensioni massime di 40 centimetri.