Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Lontane ma vicine
Ecco le Mamme Avatar

LAURA TURUANI - DAVIDE COMAZZI
"MAMME AVATAR"
 (BUR PP 280 E. 13,00) 

Le mamme: che siano e facciano anche molto altro è un dato acquisito rispetto ad alcune generazioni fa, che siano multitasking è un modo di definirle oggi, che siano soprattutto donne che non vogliono rinunciare ad esserlo pienamente pur avendo anche il ruolo di mamme è la cosa talvolta ancora un po' indigesta per l'altra metà del cielo. Ma intanto si stanno attrezzando: ecco le mamme avatar, quelle che arrivano ovunque anche se non ci sono, quelle che sanno tutto dei figli anche se la loro giornata non è casalinga.
    Nei giorni della Festa della mamma, le raccontano in un libro (Bur, collana parenting) Laura Turuani e Davide Comazzi, due psicoterapeuti di lungo corso che si occupano di adolescenti e genitori nell'istituto Minotauro di Milano guidato da Gustavo Pietropolli Charmet.
    ''Il termine avatar è evocativo - dice la Turuani in un'intervista all'ANSA - racchiude varie questioni: qualcuno che ci autorappresenta come un clone perchè dalla preoccupazione di non essere presenti deriva l'iperorganizzazione. In realtà non ci siamo ma non deleghiamo nulla: che siano nonni o baby sitter a darci una mano, devono rappresentarci in tutto, dettiamo regole persino sulla marca di yogurt o sul tipo di parco dove portarli dopo scuola. Avatar poi sottolinea il mezzo tecnologico oggi a disposizione: siamo in ufficio ma con whatsapp controlliamo cosa fanno i nostri ragazzi, stabilendo una vicinanza simbolica mai avvenuta in altre epoche. Abbiamo le chat con le altre mamme, ci fotocopiamo i compiti, riceviamo le foto dei voti e abbiamo a disposizione il registro elettronico per seguirli ogni giorno. Non ci siamo ma siamo molto più presenti di quanto sono stati i nostri genitori. La maternità - sottolinea la Turuani - non è più un destino di donne ma una scelta e anche dopo non rinunciamo al rapporto stretto con i figli: possiamo essere affaccendate in mille modi ma un angolino della testa in contatto con loro è sempre acceso''.
    Secondo l'esperienza maturata nel centro ma anche il sentire comune, il libro evidenzia come la mamma di oggi arrivi ovunque e con una regia sofisticata apparentemente lontana ma in realtà vicinissima e con una relazione affettiva profonda più che in passato. Il legame stretto è una novità degli ultimi decenni e riguarda anche i padri, mai così presenti ma per l'organizzazione sono le mamme a tenere le fila seppure a distanza.
    Ecco semmai il problema nasce proprio da questo tanto amore, dei genitori e in particolare delle mamme: se per i bambini questo legame-controllo è un elemento positivo che costruisce la loro infanzia facendo evitare la solitudine, nell'adolescenza questa presunta autonomia, derivante dall'assenza fisica della mamma, si rivela in tutta la sua falsità. Il collegamento anche tecnologico con cui sono cresciuti i nostri ragazzi, ''un vero e proprio cordone ombelicale che li ha accompagnati fino a quell'età'', come lo definisce Laura Turuani, ''diventa ostacolo per la crescita. I ragazzi avrebbero bisogno di separarsi per davvero, è l'età che lo impone e quel controllo diventa invasivo, ostativo. Ed è qui che nascono i problemi che terapeuticamente ci troviamo a risolvere: arrivano mamme spaventate che non riescono più a controllare seppure a distanza i figli con cui chattavano fino al giorno prima e ragazzi che vorrebbero vivere l'autonomia della loro età ma non ne hanno mai avuto esperienza nè ci sono arrivati con un percorso di crescita''. Qual è allora la strada giusta: per le mamme avatar ''deporre le armi tecnologiche e dare finalmente fiducia e autonomia ai loro ragazzi adolescenti''.

Caricamento commenti

Commenta la notizia