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Elisabetta
l'ultima regina

VITTORIO SABADIN
"ELISABETTA, L'ULTIMA REGINA"
(Utet, pp.256, 16 Euro)

Suo marito nell'intimità la chiama "cabbage" (cavolo) e "sausage" (salsiccia), mentre solo i parenti più stretti sono autorizzati a chiamarla Lilibet, il suo soprannome da bambina. Per tutti gli altri Elisabetta II è Her Majesty, la donna dall'imperiale contegno già entrata di diritto nella storia, e che ora potrà vantare anche un primato unico nel suo genere. Il 9 settembre 2015 per la Regina d'Inghilterra non può essere infatti un giorno come tutti gli altri, ma la data che segna il superamento del record del regno di Vittoria, durato 63 anni e 217 giorni. E' dunque lei il sovrano che ha regnato più a lungo in Gran Bretagna, anche se di certo non sono soltanto i tanti anni del suo regno a caratterizzarne la figura autorevole, quasi "d'acciaio". Perché con i suoi immancabili cappellini e i vestiti di colori pastello, i sorrisi elargiti con elegante moderazione e il piglio serio, la Regina è riuscita a diventare un'icona rassicurante e insostituibile per tante generazioni di inglesi, simbolo di forza e unità del Paese, ma anche espressione di un modo di intendere la regalità come servizio e dovere verso i suoi sudditi. A dipingerne il carattere in un affresco curioso e interessante è Vittorio Sabadin nel libro "Elisabetta, l'ultima regina", la prima biografia italiana completa di Elisabetta II, corredata anche di foto sue e della Royal Family. Un'infanzia felice, l'incontro con Filippo, unico grande amore della sua vita (sposato nel 1947, con il quale ha festeggiato le nozze di diamante), l'ascesa al trono dopo la successione al padre Giorgio VI, infine il regno, dal 1952 a oggi, vivendo tutti gli avvenimenti più importanti dal dopoguerra in poi e l'avvicendarsi di ben 7 Papi (da Pio XII a Francesco), incontrando le persone più importanti del mondo (e tutte, fa notare Sabadin, si sono dovute inchinare a lei), tenendo sempre ben ferma la barra del regno nonostante il rapporto mai facile con la politica (celebre il misto di antipatia e rivalità che caratterizzò la sua relazione con la Lady di Ferro Margaret Thatcher). La lettura è piacevole, perché l'autore ha il merito di mescolare efficacemente toni e contesti, con l'obiettivo di documentare ogni aspetto della vita della sovrana: e così, accanto a storie ed aneddoti intimi e provati (la famiglia di origine e poi la sua vita da regina con marito e figli, le difficoltà con il primogenito Carlo e sua moglie Diana, l'impegno a respingere ogni tipo di scandalo per non turbare la monarchia), le pagine rimandano al lettore anche echi della Grande Storia, e la consapevolezza di star leggendo i dettagli di una vita del tutto straordinaria. Da non perdere l'appendice, in cui Sabadin svela quello che chiama l'"alfabeto di una vita intensa", con curiosità e piccoli segreti della regina più celebre al mondo.

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