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Il premio Ubu al siciliano Fabrizio Falco

Il premio Ubu al siciliano Fabrizio Falco

Nato a Messina, cresciuto a Palermo, formatosi all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico di Roma, il giovane attore Fabrizio Falco ha ricevuto il premio come “Miglior attore o performer under 35” alla 38. edizione dei Premi Ubu per il Teatro. La cerimonia di consegna, nello storico Piccolo Teatro Grassi di Milano, è stata curata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, col patrocinio del Comune di Milano e del Consiglio Regionale della Lombardia.

A soli 27 anni, Falco ha già all’attivo un percorso denso (dall’Accademia Silvio D’amico al Centro Teatrale Santa Cristina passando per “I Sei personaggi”, fino a “Lehman Trilogy” di Stefano Massini, sempre con la guida di Luca Ronconi) e, alla 69^ edizione della Mostra del Cinema di Venezia del 2012, ha ottenuto il premio speciale dedicato a Marcello Mastroianni come attore “rivelazione” per la partecipazione a “È  stato il figlio” di Daniele Ciprì e “Bella addormentata” di Marco Bellocchio. Già nominato agli Ubu come migliore attore under 35 nel 2012, nel 2013 e nel 2014 adesso Falco trionfa nell’edizione che ha consacrato come spettacolo dell’anno “Lehman Trilogy”, l'ultima grande opera di Luca Ronconi del cui cast fa parte e che è anche Premio Ubu, come “nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica”, per il lavoro di scrittura e ricostruzione di Stefano Massini.

Il Premio Ubu per il teatro, l’unico realizzato completamente in forma di referendum, è, storicamente, un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma quello che verrà, aprendosi alle nuove prospettive, a decretare i vincitori una giuria di 54 referendari, tra critici e studiosi teatrali. La “Miglior regia” è andata a Massimiliano Civica per lo spettacolo “Alcesti”, “Miglior progetto artistico o organizzativo” il Progetto “Ligabue Arte marginalità e follia” a cura di Mario Perrotta, “Miglior allestimento scenico”: Romeo Castellucci per “Go Down, Moses” e Marco Rossi per “Lehman Trilogy”. “Miglior progetto sonoro o musiche originali” a Gianluca Misiti per lo spettacolo “I giganti della montagna”, “Miglior attore o performer” e “Miglior attrice o performer”, Massimo Popolizio e Monica Piseddu. I tre premi speciali andati a Giuliano Scabia per la ricerca, Carla Pollastrelli per l'opera di diffusione del pensiero di Jerzy Grotowski e Olinda per la creazione, nel bosco e nei padiglioni dell'ex manicomio Paolo Pini di Milano, di un festival di teatro. Consegnati anche i Premi Rete Critica, assegnati dalle testate di critica online – giunto alla quinta edizione – al gruppo teatrale “Gli Omini”, Case Matte di Teatro Periferico e Puglia Off.

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