Sarà nelle sale dal prossimo 4 febbraio, mentre domani, a Roma, al Cinema Quattro Fontane, alle 11.45, avrà luogo la proiezione per la stampa. Alla fine del mese, invece, il 29 gennaio, “Seconda Primavera”, che segna l’atteso ritorno al cinema del regista messinese Francesco Calogero, dopo la parentesi documentaria e a quindici anni di distanza dal suo ultimo lungometraggio “Metronotte”, verrà presentato in anteprima al pubblico messinese, in una proiezione al Multisala Iris, alla quale prenderanno parte lo stesso Calogero e alcuni degli attori protagonisti.
Alla proiezione romana, assieme al regista, interverranno invece Claudio Botosso, Desirée Noferini, Angelo Campolo, Anita Kravos, e modererà l’incontro Maurizio di Rienzo.
“Seconda Primavera” è un film corale, suddiviso in capitoli che seguono l’avvicendarsi delle stagioni, sei quelle narrate, da cornice alle vite di quattro protagonisti, ciascuno rappresentativo di una diversa età della vita. E la “Seconda Primavera” del titolo appare anche come occasione di rinascita per la città, Messina, dove il film è stato interamente girato. Una città presente ma mai veramente svelata nella sua identità, così come fu in passato anche per “La gentilezza del tocco”, film d’esordio del regista che ebbe vasta eco internazionale, interamente realizzato nella Città dello Stretto, e in parte anche negli spazi della redazione della “Gazzetta del Sud”.
I luoghi scelti anche questa volta da Calogero sono realtà fisiche precise all’interno del racconto. A cominciare dalla villa sul mare, il cui giardino, magnifico in primavera, in un piovoso giorno d’autunno si presenta ostile, tra foglie secche e rovi cresciuti a dismisura. Una villa di Acqualadroni, località della riviera nord messinese, che guarda al Tirreno, uno spazio incastonato tra l’azzurro del mare e il verde delle colline, per l’occhio di chi guarda. Uno spazio in cui la luce è protagonista.
Ma sono tante altre le location della città dello Stretto scelte come set, che ripercorriamo in una suggestiva galleria fotografica di grande fascino: le strade del centro città (attorno al Teatro Vittorio Emanuele) e le spiagge della riviera tirrenica, i paesaggi particolarissimi dello Stretto e le vedute panoramiche, i palazzi istituzionali, dal Teatro al Museo Regionale, coi suoi tesori, fino all’Azienda ospedaliera “Policlinico”, al cui interno si svolgono alcune scene. Ma anche la centralissima villa Mazzini e il borgo di S. Andrea a Rometta, nella provincia peloritana.
Tutti questi luoghi fanno da cornice e da location alla narrazione: è una Messina continuamente evocata ma fuori da ogni sguardo consueto. Una Messina che potrebbe riservare grandi sorprese a chi ci vive, e la guarda ogni giorno, perché il destino dei luoghi è negli sguardi che li percorrono. E nelle storie di dolore e rinascita che il film intreccia ci sono luoghi della città che dolore, morte e rinascita hanno conosciuto, inverni e primavere: il Museo, il Teatro stesso, che è stato un simbolo della città morta e rifiorita e poi di nuovo sfiorita e che cerca ora di rivivere e verdeggiare.
Tra i protagonisti c’è l’architetto cinquantenne Andrea, interpretato da Claudio Botosso, che guarda più volte allo spazio che lo circonda, definendone le caratteristiche. Il film parla, così, della città ad un pubblico vasto che molto probabilmente non la conosce, con l’intensità delle immagini.
Assieme a Botosso, la giovane Desirée Noferini, nei panni di Hikma, accolta dall’architetto Andrea dopo esser rimasta incinta del trentenne Riccardo (Angelo Campolo), già sposato con Rosanna (Anita Kravos). Completano il numeroso cast Hedy Krissane, Tiziana Lodato, Gianluca Cesale, Antonio Alveario, Monia Alfieri, Livio Bisignano. E c’è anche l'amichevole partecipazione di Nino Frassica, come una sorta di deus ex machina.
Molti i messinesi nel cast, anche in quello tecnico. E ancora tra gli attori Lucilla Mininno, Barbara Silva, Paola Cigna, Giovanni Boncoddo, Roberto Gigante, Giulia Giordano, Vivina Guerra, Antonio Lo Presti, Vittoria Micalizzi, Domenico Minutoli, Alberto Molonia, Annibale Pavone, Maria Pia Rizzo, Giada Vadalà, i piccoli Mattia Bonaventura e Gregorio Puleo.
Il film, che si avvale dell'apporto artistico di Giulio Pietromarchi quale direttore della fotografia, di Mirco Garrone al montaggio e Sandro Di Stefano per la musica originale, Antonio Virgilio (scenografo) e Roberto Bonaventura (aiuto regista), è stato presentato in anteprima lo scorso 18 gennaio, al XXVI Trieste Film Festival, in competizione al Premio Corso Salani.
“Seconda Primavera” è prodotto da Polittico con la collaborazione di Sicilia Film Commission - Assessorato Turismo Sport e Spettacolo della Regione Sicilia, Regione Lazio - Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, in associazione con Università degli Studi di Messina, Argo Software e Agriplast e con il patrocinio dell'Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Messina. La distribuzione nazionale è affidata a Mariposa Cinematografica.