Scocca l’ora dei Nastri d’Argento sulle tavole del Teatro Antico di Taormina. Si tratta dei Nastri dei 70 anni e sul palco si alterneranno Sabrina Ferilli, Marco D’Amore, Leo Gullotta, Massimo Popolizio e Giuseppe Fiorello, emozionanti Falcone e Borsellino nel film di Fiorella Infascelli “Era d’estate”. A loro, sabato sera, saranno consegnati i premi speciali di questa particolare edizione che festeggia un compleanno importante, aggiungendo ai Nastri votati da cento giornalisti alcuni riconoscimenti speciali.
Il primo riconoscimento va a Sabrina Ferilli per il valore speciale della sua interpretazione in “Io e lei” di Maria Sole Tognazzi, con la quale, non solo simbolicamente, è intervenuta su un tema sociale di forte attualità, quello delle unioni civili, ancor prima che fosse approvata dal Parlamento la legge Cirinnà.
A Marco D’Amore sarà consegnato il Nastro 70 per il ruolo da protagonista, autore del soggetto e anche coproduttore, che lo ha impegnato nell’opera prima di Francesco Ghiaccio “Un posto sicuro”, un piccolo film di denuncia dedicato al caso Eternit. Nastro dei 70 anni anche per Leo Gullotta, che condivide quest’anno il compleanno con i giornalisti cinematografici, ricordando, trent’anni dopo, il premio ottenuto dal film d’esordio di Giuseppe Tornatore, di cui è stato protagonista: “Il camorrista”, allora segnalato proprio dai Nastri a Taormina.
Infine, saranno premiati al Teatro Antico anche Massimo Popolizio e Giuseppe Fiorello, per la loro emozionante interpretazione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nello sguardo privato, condiviso con la regista Fiorella Infascelli in “Era d’estate”, sui giorni del loro “esilio” forzato all’Asinara, in famiglia, tra privatissime sensazioni e passione civile, in attesa delle carte per preparare il maxi processo contro la mafia.
I Nastri dei 70 anni, con una particolare attenzione riservata ai temi sociali, sono stati decisi dal direttivo del Sindacato dei giornalisti cinematografici che li ha fatti realizzare, riproducendo, in una special edition, i premi assegnati nella prima edizione quando, nel 1946, al debutto del Premio, si appuntavano come spille sul bavero della giacca o sull’abito da sera. Così li hanno ricevuti proprio in quella serata romana del Luglio del ‘46 Anna Magnani, Roberto Rossellini e poi Vittorio De Sica, premiati per un cinema civile che esprimeva valori subito entrati a far parte della storia, non solo del cinema italiano.
I premi, come detto, saranno consegnati a Taormina nella serata di sabato, come sempre al Teatro Antico, in una cerimonia che sarà poi trasmessa, in differita, a cura del Sngci, con la regia televisiva di Giovanni Caccamo, su Raiuno (e nel mondo grazie a Rai Italia) in seconda serata il 23 luglio, anticipata, subito dopo la serata di Taormina, il 6 luglio da Rai Movie.