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Addio Wondy piccola grande supereroina

Addio Wondy piccola grande supereroina

La vita non è la letteratura, e questo a volte ci conforta e a volte ci rattrista. Come è accaduto alla notizia della morte di Francesca Del Rosso, anzi Wondy, la buffa e travolgente piccola grande Wonder Woman che aveva raccontato a tutti noi come si può scoprire di aver sviluppato superpoteri, dopo una diagnosi di cancro.
Sì, era una supereroina, Wondy. Aveva il superpotere dell'ironia – uno dei più grandi in natura – , ma anche quello della resistenza umana, della volontà di vivere, ma soprattutto di apprezzare momento per momento la sua vita, che pur con tutte le sofferenze e le prove micidiali a cui l'aveva sottoposta era comunque meravigliosa, e non solo perché benedetta da una splendida famiglia, grandi amori e soddisfazioni professionali.
Francesca Del Rosso, giornalista e scrittrice, aveva 42 anni – gli ultimi dei quali trascorsi a combattere contro il cancro, che l’aveva colpita al seno – due figli, un marito anche lui giornalista, Alessandro Milan, la voce ormai familiare a tanti che conduce la rassegna del mattino a Radio24. E proprio lui ha pubblicato sul suo profilo Facebook un bellissimo messaggio di ricordo, dolore, amarezza, amore, vita che restituisce perfettamente quel miscuglio di vitalità caparbia, umorismo e resistente tenerezza che Francesca aveva messo tra le pagine di “Wondy. Ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro” (2015, Bur Rizzoli), libro fortunatissimo, metà romanzo metà autobiografia, che è stato, è amatissimo da tante donne che hanno dovuto affrontare lo stesso calvario di Francesca.
Non era il suo unico libro: aveva scritto altre cose molto divertenti e argute –“Mia figlia è una iena”, “Dizionario bilingue bambinese-italiano”, “La vita è un cactus” e l'ultimo, quest’anno, “Breve storia di due amiche per sempre” (Mondadori) – , col suo stile brillante ma confidenziale, che ti faceva venire voglia d’averla per amica, e confidarle tutti i tuoi problemi. A lei, che di problemi ne aveva sempre di più, crudelmente alternati a speranze.
Chiudendo “Wondy” eravamo tutti convinti che ce l'avesse fatta. Ma la vita non è la letteratura. Però a volte può davvero servire a consolarti, a rischiarare in qualche modo la notte più nera. Francesca Wondy lo sapeva, e nel suo sito (francescadelrosso.it) si può scaricare gratuitamente un “Vademecum delle chemioavventure” che contiene «le 10 cose da fare prima della chemio; le 10 cose da fare per la crapa, le 10 cose da fare a tavola, le 10 cose da fare per ricominciare, le 10 cose che possono fare gli altri, le 10 cose da fare per essere positivi; l’incontro con Wondy raccontato da Cristina Chiabotto e il primo capitolo di “Wondy”».
Ricordiamola così, con la mano tesa per nascondere il tremito e il dolore, nella gioia di aiutare, di sorridere, di sperare per tutti.

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