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Millennial Lab 2030, il mondo degli studenti in un progetto a Messina

Nell’ambito del progetto “Millennial Lab 2030”, ieri, nell’Aula Magna del Liceo “F. Bisazza”, si è tenuto il primo workshop sul tema “La crescita intelligente”. È stata inaugurata in tal modo la 2ª edizione del progetto, che lo scorso anno ha coinvolto gli studenti del “Bisazza”, unica scuola della Sicilia presente in tale attività eccellenza, promossa dalla Fondazione Bruno Visentini.

Nell’introdurre i lavori dell’incontro, il Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Maria Gammeri, sottolineando il drammatico clima con cui le nuove generazioni, i Millennials, devono confrontarsi, ha auspicato la presenza di una nuova consapevolezza per reagire in modo responsabile, investendo su azioni concrete ispirate alla verità ed alla oggettività scientifica. Molto interessante è stata la relazione del Prof. Luciano Monti, Condirettore scientifico della Fondazione Bruno Visentini e Docente della LUISS di Roma, che ha esaminato, attraverso l’Indice del Divario generazionale, gli ostacoli che i giovani devono affrontare, evidenziando che tali studi hanno non come oggetto ma come soggetto proprio i Millennials, che devono impegnarsi nel ridurre le criticità e promuovere prospettive future di crescita culturale, confrontandosi con esperti nel settore.

In particolare, l'indagine sul futuro dei giovani studenti del Sud, presentata al Liceo “Bisazza” dal Prof. Monti, offre uno spaccato sorprendente della generazione Millennial (nati dal 1982 al 1999) e della generazione zero (nati dopo il 2000). La maggior parte degli studenti continua a immaginare il proprio futuro in Italia, ma prevalentemente fuori dalla regione di origine. Le domande circa le professioni che i ragazzi pensano di svolgere nel 2030 precisano il profilo delle competenze nell’economia digitale e della rete, dove sempre più sarà difficile tracciare il confine tra lavoratore e datore di lavoro. I risultati dell’indagine su questo tema dimostrano che solo il 20% dei ragazzi si immagina dipendente, il 36% si vede imprenditore ed il 44% lavoratore autonomo. In sostanza, i giovani di oggi non sono sprovveduti e già si stanno preparando per le nuove sfide. “Cerchiamo di non alzare loro muri con politiche palesemente antigenerazionali come l’appesantimento del sistema pensionistico e l’aumento del debito pubblico” conclude il Prof. Monti.

Altro momento importante è stato quello della presentazione del lavoro scientifico svolto lo scorso anno, in un percorso di alternanza scuola-lavoro, all’interno nel progetto, dagli studenti della IV A del Liceo Linguistico. In rappresentanza della classe, l’alunna Laura Cosenza ha fornito una sintesi delle fonti e dei metodi utilizzati, dei calcoli effettuati e delle analisi realizzate, facendo emergere i dati sconfortanti che riguardano gli aspetti della disoccupazione, della salute e dell’abitazione nella città di Messina.

Infatti, il tasso di disoccupazione, attestatosi nel 2016 al 120,221 aumenterà del 30% entro il 2030. Tale dato comprende la costante presenza della disoccupazione giovanile, che registrerà un minimo calo del 2% nel 2030, ed il numero dei NEET che crescerà drammaticamente rispetto al 2016 del 60%. Questo inciderà anche sulla speranza dei giovani di realizzare i propri sogni, che invece saranno costretti ad adeguarsi a ciò che li circonda. L’altra realtà problematica è quella dell’abitazione, il cui trend addirittura entro il 2030, tenendo conto del reddito familiare basso e delle spese annuali per l’abitazione, dovrebbe aumentare in media del 27,432%. In tale calcolo il numero dei NEET è davvero elevato; questo infatti giunge nel 2030 al 203,662%, rispetto al 2016 che ne conta 138,942. Chiaramente i NEET sono più in difficoltà a causa del basso reddito o della disoccupazione che non permette loro di poter comprare una casa.

L’ultimo tema veramente critico riguarda la salute. Il problema risiede nella sfiducia che si ha nei servizi sanitari regionali, che risultano poco efficaci. Tale percezione negativa aumenta dal 2016 al 2030 del 43% c., poiché ci si rivolge agli ospedali del Nord, in quanto sono ritenuti migliori anche per le terapie e gli strumenti diagnostici.

A conclusione dell’incontro, un intervento speciale ed emozionante è stato curato da una ex alunna del Liceo Scientifico, Ilaria Piscioneri, che si è diplomata al “Bisazza” nel 2014. La sua preparazione e la sua determinazione a realizzare i sogni nel cassetto, dopo -ha sottolineato Ilaria- una sequenza costante di “no” ricevuti, l’hanno stimolata, con successo, a proiettarsi nel mondo del lavoro in qualità di scrittrice. Infatti, ha già pubblicato il suo primo romanzo dal titolo “Thedian Nhu e la rivelazione dell’ultimo Ailiin”. Considerata la sua giovane età, le sue parole, che hanno ricordato sia le esperienze sui banchi di scuola sia il periodo appena successivo al conseguimento del diploma, hanno rappresentato per i giovani presenti un’importante testimonianza. Suo, dunque, l’invito all’impegno nello studio, a vivere con consapevolezza tutte le opportunità che la scuola offre, anche attraverso i preziosi incontri che promuove, e soprattutto ad alimentare sempre la speranza nel futuro con disciplina e tenacia.

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