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Editoria, un "Ponte sul Mediterraneo" per promuovere la multiculturalità

La locandina del progetto "Ponte sul Mediterraneo"

Favorire un dialogo tra i bambini del Mediterraneo e le diverse culture è il progetto “Ponte sul Mediterraneo” degli editori Gallucci e Kalimat, il primo di Roma, il secondo degli Emirati Arabi Uniti. Gallucci è un editore specializzato nella pubblicazione di libri illustrati per bambini, ragazzi e bebè (con Cd, a cursore, gadget, giochi, materiali diversi e nuove idee), che da poco ha iniziato una nuova avventura editoriale con il partner Kalimat, casa editrice specializzata nella pubblicazione di libri per l’infanzia in lingua araba. Fondata nel 2007 e diretta da Bodour Al Qasimi, figlia dell’Emiro Al Qasimi (eletta lo scorso 11 ottobre, durante la Fiera di Francoforte, vice-presidente dell’International Publishers Association), Kalimat è cresciuta rapidamente fino a vantare oggi un catalogo di quasi 200 titoli, molti dei quali tradotti in diverse lingue.

Tra i riconoscimenti a livello internazionale si annoverano il Bologna Ragazzi Award (New Horizon), l’Ibby Honour List, e nel 2016 il BOP - Bologna Prize for the Best Children’s Publishers of the Year, il più importante premio del settore, perché «dedica grande impegno alla promozione dei libri e della lettura; celebra e diffonde la cultura araba affidandosi ad autori e illustratori, ma soprattutto autrici e illustratrici di grande cultura e talento».

I libri, dunque, come veicolo di diffusione di culture diverse e nuove, ma anche come mezzi di integrazione e comunicazione tra le nuove generazioni: un’avventura editoriale presentata con il nuovo marchio ufficialmente a Roma nel corso della Fiera “Più libri più liberi”, il cui tema per quest’anno è stato “il “nuovo umanesimo” per allargare i confini e guardare al resto del mondo. Tra i primi ad essere proposti da Gallucci-Kalimat cinque bellissimi libri bilingui illustrati, rivolti a bambini di fasce d’età diverse, della libanese Fatima Sharafeddine, che a Roma a “Più libri più liberi”, ha partecipato a una serie di incontri insieme all’illustratrice siriana Loujaina Alassil.

Shrafeddine è la più famosa autrice per bambini di lingua araba, con oltre centoventi pubblicazioni in Libano, Egitto, Emirati, ma anche in Belgio, Svezia, Finlandia, Olanda, Germania, Francia, Inghilterra, Belgio, Danimarca, Spagna (è tradotta anche in catalano), Corea e Turchia e perciò candidata recentemente all’ALMA - Astrid Lindgren Memorial Award 2019.

Tutti i bambini hanno in comune le mani e i piedi per giocare, disegnare, mangiare, lavarsi, e passeggiare, ballare, saltare, pedalare, racconta la Sharafeddine in due deliziosi libri per bimbi in età prescolare: “Le mie mani” (pp. 16, euro 6,90) e “I miei piedi” (pp. 16, euro 6,90) con disegni di Loujaina Alassil, e traduzione di Elisabetta Bartuli ed Enrica Battista (hanno anche il pregio del marchio FSC che garantisce che la carta dei volumi contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile). E per i bambini più grandi ecco i colori e i ritmi della letteratura araba per tre bellissimi volumi illustrati: il primo, “Avicenna” (pp. 40, euro 11,70) con disegni dell’iraniano Hassan Amekan e traduzione di Elisabetta Bartuli, propone la biografia affascinante del grande scienziato Avicenna, uno dei più importanti uomini di pensiero dell’Islam; un filosofo, uno scienziato e un medico tra i più illustri d’Oriente. Il secondo, “Zia Osha” (pp. 32, euro 9,90) con disegni della libanese Hanane Kai e traduzione di Isabella Camera d’Afflitto, va alla scoperta delle parole raccontando di una zietta chiacchierona che ha il cuore candido come il gelsomino e sparisce all’improvviso.

E poi, per fare un giro insieme tra scuola, forno, biblioteca, farmacia e condividere la meraviglia del quotidiano si può viaggiare attraverso gli splendidi colori di “Intorno a casa mia” (pp. 32, euro 11,70) con disegni dell’argentina Rebeca Luciani e traduzione di Francesca Maria Corrao.

Libri per vivere insieme, libri per vivere le differenze che devono diventare spunti per affrontare una diffusione globale della multiculturalità a partire dalle giovani generazioni.

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