Andrea Camilleri, il maestro della letteraruta italiana contemporanea, è morto a Roma all'età di 93 anni dopo essere stato ricoverato in condizioni disperate a Roma a seguito di un infarto. Il grande scrittore è spirato stamani all'ospedale Santo Spirito di Roma dove era da tempo ricoverato. "Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali - si legge nel bollettino dell'ospedale - Per volontà del maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio". Lo scrittore siciliano, nato a Porto Empedocle nel 1925, è stato il padre del commissario Montalbano, la fortunatissima serie letteraria diventata anche una delle fiction più viste di tutti i tempi in Italia. Drammaturgo, sceneggiatore e regista, ha legato il suo nome alla casa editrice Sellerio, che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Quasi infinito l'elenco delle pubblicazioni che sono iniziate nel 1978 con un editore a pagamento. Il suo primo lavoro aveva per titolo "Il corso delle cose". Dopo qualche anno arrivò il successo. Tra le curiosità della sua vita l'assunzione in Rai che avvenne, come riporta Wikipedia, dopo una prima "bocciatura", dovuta, secondo Camilleri alla sua apparteneza politica. Camilleri si definiva infatti comunista. Oggi, con il suo dialetto e la mole di scritti, lascia un incommensurabile patrimonio letterario all'Italia.