«Non ne potevo più della pubblicità, meno male che cominciamo». Fiorello lancia il primo appuntamento di «Viva RaiPlay!», collegandosi con il Tg1. Tanta musica e qualche sprazzo di satira per lo showman che arriva agli studi di via Asiago, storica sede di Radio Rai, accompagnato in auto da Raffaella Carrà, che dopo averlo fatto scendere si allontana sgommando, e Achille Lauro. La striscia quotidiana di 15 minuti andrà in onda su Rai1 e RaiPlay per cinque giorni, fino all’8 novembre, in un’anteprima dello show di 50 minuti che dal 13 novembre si vedrà in esclusiva sulla rinnovata piattaforma Rai Play ogni mercoledì, giovedì e venerdì, sempre alle 20.30. Prima del via è Pippo Baudo, «monarca della Rai», a dare il lasciapassare a Fiorello. Poi microfono a Giorgia che introduce lo showman. «Lo so avevo detto che mi sarei ritirato ma sono ancora qua, sono il Matteo Renzi della Rai», dice Fiorello, prima di leggere un finto titolo di giornale dal titolo 'Fiorello: tutto qua?' e un articolo fortemente critico con il programma. Poi duetto con la voce fuori campo che lo invita a un intermezzo di satira. «Satira io? Non voglio rovinarmi la mia immagine di comico qualunquistà, replica Fiorello. «Fare battute sul Pd è come sparare sulla Croce Rossa - prosegue -. Lo sai che quelli della Croce Rossa dicono: è come sparare sul Pd?». Poi Fiorello intona Rose Rosse di Massimo Ranieri, ma un direttore di Rai Play ragazzo lo invita a suonare con l'auto-tune prima che la trap vada fuori moda. Ed ecco che parte una versione trap di Rose Rosse. Nel finale ci sono Vincenzo Mollica in versione Muppet, ancora musica con Anna e Marco di Lucio Dalla cantata con Calcutta e Marco Mengoni. Finale in compagnia di Amadeus: Fiorello si veste esattamente come il conduttore di Tale e quale show e del prossimo Festival di Sanremo, che lo vedrà tra gli ospiti.