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"Romanzo italiano", i grandi scrittori si raccontano su Rai 3: spazio anche a Nadia Terranova

Nadia Terranova

"Un catalogo di scrittrici e scrittori, un racconto dell'Italia in cui narratori attivi e consolidati raccontano del proprio mestiere e della propria formazione, traendo spunto da quei luoghi che li hanno ispirati". Con queste parole la scrittrice Camilla Baresani svela il concetto alla base di “Romanzo italiano”, da oggi alle 18 in onda su Rai Tre per otto sabati di fila. Si tratta di un format geo-letterario, nato da un'idea della Baresani e Paolo Giaccio, prodotto da Gloria Giorgianni, condotto Annalena Benini, scritto da Cosimo Calamini, Fabrizio Marini, Camilla Baresani e la stessa Benini, con la consulenza di Filippo La Porta.

Il viaggio comincia dalla Campania con Valeria Parrella, Diego De Silva, Antonio Pascale e Francesco Piccolo a raccontare, rispettivamente, Napoli, Salerno e Caserta. "Otto puntate complessive e una produzione importante" afferma Camilla Baresani, tornata da poco sugli scaffali con “Gelosia” per La Nave di Teseo, per un progetto - prodotto da Anele in collaborazione con Rai3 e in collaborazione con Fondazione con il Sud, diretto da Claudio Di Biagio, Marta Savina e Maria Tilli - che ha del provocatorio per il suo intento di voler fare chiarezza.

"Gli scrittori vengono sempre interpellati in tv per argomenti che non hanno a che fare con la scrittura ovvero le mosse di Salvini, gli sbarchi dei profughi o la politica. Ho scelto di andare in direzione opposta. Per farlo ho individuato narratori puri, voci attive e amate dal pubblico, talune premiate e fra questi il premio Strega Sandro Veronesi, altre più letterarie come Francesco Permunian, Nadia Terranova e Franco Arminio e infine, autori più commerciali e consolidati fra cui Marco Malvaldi e Donato Carrisi. Raccontare il paesaggio - continua Baresani - significa descrivere l'Italia attraverso le parole e lo sguardo dei narratori, talvolta nei loro luoghi di nascita, altre volte in quelli da cui scelti e da cui traggono ispirazione. Così accade, ad esempio, per Piccolo che torna sempre nella sua Caserta; al contrario io, ad esempio, non ho mai scritto di Brescia ma sempre di Milano o Roma. La finzione ambientata in luoghi reali, il fondale realistico scelto rende possibile la magia della scrittura, sospende l'incredulità del lettore".

La vertigine della lista incombe, sui social sicuramente ci sarà da ridire su alcune scelte ma in fondo, fa parte del gioco: "Purtroppo talvolta non siamo riusciti a concertare il momento propizio per le riprese e a qualcuno abbiamo dovuto rinunciare. Invece un paio di autori ci avevano chiesto un compenso. Abbiamo rifiutato. Spero se ne pentiranno dopo aver visto la qualità delle puntate".

Il volto del format è la giornalista Annalena Benini, firma de “Il Foglio”, che nelle prime quattro puntate da 50', in onda ogni sabato sino all'11 gennaio, farà tappa in Campania, Toscana, Puglia ed Emilia Romagna; il viaggio riprenderà nella primavera 2020 con quattro nuove puntate verso altre regioni italiane: Sicilia (con Nadia Terranova per Messina, Stefania Auci e Roberto Alajmo fra Palermo e Mondello), Lazio, Basilicata e Lombardia.

Annalena Benini (che si occupa proprio di questi temi ed è stata intervistata su queste pagine per “La scrittura o la vita. Dieci incontri dentro la letteratura” edito da Rizzoli), incontrerà complessivamente 29 scrittori della letteratura italiana contemporanea. «Sono stata coinvolta in questa grande avventura - dice - ma è stato un bel lavoro corale condividendo il peso di ogni singola scelta autoriale, sempre in giro con la troupe e le telecamere, scrivendo e seguendo ogni passaggio».

Un format che per la conduttrice ha significato anche un nuovo approccio, accostando alla parola scritta la potenza delle immagini: "Abituata a lavorare con le parole e in redazione, è stato molto emozionante trovarmi nel cuore di una produzione televisiva che indaga proprio sull'origine delle storie. Le immagini sono immediate, colpiscono il cuore e le parole si fanno ancor più potenti, con il compito di svelare le emozioni". Così la scelta dei luoghi non è solo scenografica ma centrale e carica di contenuti in un viaggio che comincia da Napoli con Valeria Parrella: "L'intervista - ricorda la Benini - è stata realizzata di fronte al carcere di Nisida, luogo cruciale del suo ultimo romanzo, “Almarina”, proseguendo con Diego De Silva a Salerno e infine, Antonio Pascale e Francesco Piccolo a Caserta, in un viaggio dentro i ricordi".

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