È un personaggio poliedrico Enzo Miccio, molto più di quanto non si pensi. È conduttore televisivo assai apprezzato (mitico il suo “Ma come ti vesti?” con Carla Gozzi), è wedding planner, è ideatore di linee di abiti da sposa, gioielli, accessori, organizzatore di eventi, autore di libri sulle nozze e sull'eleganza, ha un'accademia, è speaker radiofonico, ma soprattutto è un paladino del buon gusto, quello di cui oggi si sente tanto la mancanza.
In televisione, attraverso i suoi programmi, ha messo lo stile e l'eleganza in primo piano, senza mai dimenticare un pizzico di ironia, ed è stato un assoluto pioniere della valorizzazione del concetto di bellezza. Sempre e dovunque.
«Sono contento che la tv in questi anni abbia permesso di far conoscere tante realtà di bellezza - esordisce Enzo Miccio - . Oggi di immagine si parla in tanti programmi, penso di essere stato fra i primi a farlo. In “Ma come ti vesti?” io e Carla Gozzi aiutavamo le donne a migliorare la propria immagine, davamo suggerimenti e non abbiamo mai deriso, abbiamo soltanto sollecitato ciascuna perché imparasse ad essere ancora più bella».
Quali “messaggi” lanciano questi programmi televisivi?
«Di imparare a volersi bene, di riportare se stessi al centro dell'attenzione, di sostenere l'autostima, di dirsi “sei la numero uno, non ti lasciare andare”. Certo, non tutti i format sono totalmente condivisibili, ma una sana ricerca della bellezza credo che oggi sia una cosa che possa aiutare a stare meglio, fa bene alle donne ma direi anche agli uomini, senza dimenticare che la bellezza è soprattutto uno stato d'animo».
Oltre ai programmi televisivi il cosiddetto “mondo del beauty” ha generato gli influencer, una categoria della quale si parla tantissimo, cosa ne pensi?
«Non ritengo che queste figure si distinguano per il talento, non penso che possano saperne di più ad esempio di una maison di moda. Non so poi se i loro giudizi sono sempre genuini, i loro consigli, come tante cose, vanno presi sempre con le pinze. Credo molto di più nelle giovani che fanno un acquisto carino e fanno una storia su instagram per fare vedere quanto è bello il capo che hanno comprato, sono certamente più spontanee».
Parliamo di matrimoni, da wedding planner è ancora “equilibrio” la parola magica?
«Equilibrio sì, ma devono esserci tutti gli ingredienti giusti e tutti ben pesati. In un matrimonio ci deve essere il buon cibo, l'eleganza, il bell'abito della sposa, l' atmosfera, l'intrattenimento, se ne manca qualcuno l'evento non sarà un successo».
Non mi dirai mai le persone note vestite peggio, ma potrai indicarmi le più eleganti e perché.
«Io amo le icone di stile, adoro le donne dall'eleganza senza tempo come Virna Lisi e Grace di Monaco, ammiro molto anche Rania di Giordania e Letizia di Spagna, donne non legate ai canoni moderni, ma alla vera bellezza, quella che non passa mai di moda. Quelli che si vestono male ce ne sono tantissimi e meno male… altrimenti come lavoro?».
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