Un gruppo di esercenti cinematografici, affiancati da distributori e altre persone che lavorano nel cinema hanno redatto una lettera con l’intento di dare il giusto valore a una realtà bella e diversificata, fatta di molti soggetti liberi e desiderosi di far proseguire più viva che mai l’esperienza del cinema al cinema. "In questo momento critico, i Cinema sono tra le realtà più colpite di tutta la filiera cinematografica e molti si chiedono se l'attenzione verso forme di fruizione privata non metta in discussione l'identità e la relazione profonda delle sale con il territorio e il pubblico". "Dare voce a quel tessuto capillare - si legge nella lettera aperta - fatto di moltissime sale cinematografiche che stanno affrontando una crisi senza precedenti e che domani potrebbero non riaprire, significa sensibilizzare il settore, gli appassionati di cinema e in generale l’opinione pubblica rispetto alla necessità di preservare questa ricchezza". "Questa lettera aperta è rivolta a tutti, come punto di partenza per una riflessione sempre più puntuale e concreta sui problemi che centinaia di spazi di cultura condivisa stanno affrontando. Invitiamo chi la legge a ragionare anche sul “dopo”, per individuare insieme azioni che tutelino e valorizzino la piena libertà e pluralità della cultura cinematografica, per garantire alle sale, a tutte le sale, una ripresa sostenibile". Per leggere il testo integrale della lettera, clicca qui