La scrittrice siciliana Maria Attanasio ha vinto la 32. edizione del Premio Chiara con la raccolta di racconti “Lo splendore del niente e altre storie” (Sellerio), uscito appena prima del lockdown di marzo: una straordinaria operazione di recupero, dai fondali del tempo, di storie di donne che non hanno avuto voce. Storie di resistenza, di opposizione, di ribellione narrate con una scrittura finissima, poetica e potente. Donne che la vincitrice ha ricordato nel suo breve discorso: «Vi ringrazio a nome di tutte le donne che racconto». A loro, alla loro vicenda perduta e recuperata grazie alla letteratura, ha voluto dedicare il premio, questa edizione così coraggiosa in un tempo difficile segnato dalla pandemia.
Gli altri due finalisti erano Ermanno Cavazzoni, con “Storie vere e verissime” (La nave di Teseo), e Valerio Magrelli, con “Sopruso, istruzioni per l'uso” (Einaudi). Il Premio Chiara Giovani è andato ad Alberto Ferrario, venticinquenne di Gavirate. La serata finale si è svolta a Ville Ponti a Varese, e il colloquio coi finalisti è stato condotto dalla scrittrice Marta Morazzoni, vincitrice dell'edizione del 2019. Maria Attanasio sarà di diritto presidente della giuria dell'edizione dell'anno prossimo del Premio Chiara Giovani.
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