Un disco di vecchi brani riportati a lucido con cinque inediti appena uscito, uno tutto nuovo già in lavorazione per il prossimo anno, un programma tv al via su Rai3 in prima serata e un pensiero alla conduzione del festival di Sanremo, in attesa nel frattempo di poter riprendere gli spettacoli teatrali. Non si può certo dire che Massimo Ranieri rifugga dagli impegni e dalla fatica, nel segno dell’hic et nunc. Il Qui e Adesso dei latini che l’attore e cantante ha scelto come titolo sia per il nuovo disco, uscito il 27 novembre per Ra.Ma 2000 International/Artist First, che per il nuovo show di Rai3, al via domani in prima serata. L’album contiene 17 brani ed è frutto della collaborazione con il cantante e compositore Gino Vannelli, che ha prodotto e curato gli arrangiamenti delle canzoni (e con il quale non esclude di continuare a lavorare per un secondo capitolo). Ranieri ha voluto recuperare dodici brani pubblicati negli anni Settanta che erano stati «abbandonati, come un padre che fa la valigia di nascosto e scappa di notte» e non avevano avuto il giusto riconoscimento, anche a causa dei suoi impegni teatrali. «Li amavo, però a un certo punto mi sono accorto di averli dimenticati. E sono tornato indietro, ritrovando bellezza e ricordi meravigliosi. E ora non ho più il senso di colpa verso queste canzoni».
Un inedito regalato da Charles Aznavour
A queste, sono stati aggiunti cinque inediti, tra cui «Quando il sogno diventa inutile», regalato a Ranieri da Charles Aznavour pochi anni prima di morire. «E' stato il mio maestro, mi sono sempre ispirato a lui e continuo a farlo». Le canzoni del disco saranno presentate durante il nuovo show omonimo condotto da Massimo, in onda per quattro puntate da domani (il debutto è slittato di una settimana per il doveroso omaggio a Maradona, la cui scomparsa ha profondamente colpito Ranieri, «ma i geni sono immortali"). «Non volevo tornare in tv, non ora. Ma l’offerta del direttore Franco Di Mare, napoletano come me, mi ha attizzato - racconta Ranieri, che torna sul piccolo schermo dopo le tre edizioni di Sogno o Son Desto, tra il 2014 e il 2016, su Rai1 -. Rai3 non è una rete che fa varietà, e quindi ho pensato a una forma di spettacolo non spettacolo. Certo, ci saranno le mie canzoni, ma sarà anche un talk show, un confessorio per parlare con gli amici, da Gianna Nannini a Francesco De Gregori, passando per Renato Zero e Gianni Morandi, e raccontarsi momenti privati. Uno show intimista».
"Qui e Adesso" va... in scena al Sistina
Le quinte di Qui e Adesso saranno quelle del Sistina a Roma: "Ho detto no allo studio tv. Ho fortemente voluto il teatro perché sono nato lì e soprattutto per dare, in questo momento, un segnale che il teatro è vivo». La tv, indubbiamente, lo affascina. E accetterebbe senza pensarci troppo anche la conduzione del festival di Sanremo. «Per la gara sono vecchio. Ma da conduttore al 99% lo farei. Più che da direttore artistico. Troppa responsabilità: devi giudicare le canzoni e chi sono io per giudicare? Solo uno che può giudicare e sta lassù in cielo». Vuole lasciare «spazio ai giovani, che sono bravissimi, come Mahmood, Ghali, Irama. Cantano l’amore in maniera diversa da come lo facevamo noi: c'è rabbia, disperazione nelle loro canzoni. E mi fa male».
Nel cassetto, c'è sempre un progetto a tre - concerto, doppio album - con Al Bano e Gianni Morandi, «ma tra gli impegni di tutti e tre, finora non siamo riusciti a quagliare. Io l’ho sempre detto: quando sono pronti, mollo tutto e lo faccio». Intanto, in attesa del «pugliese» e del «bolognese» ("io sono il napoletano, non ci chiamiamo mai per nome"), Massimo Ranieri guarda già avanti: al prossimo disco «tutto di inediti, prodotto da Mauro Pagani». Dentro ci saranno anche un inedito di Domenico Modugno e un pezzo di Ivano Fossati. «L'uscita? Forse settembre prossimo». Per ripercorrere la carriera discografica iniziata giusto 50 anni fa, con la pubblicazione del suo primo omonimo album, dal 27 novembre appuntamento settimanale in edicola con 16 dei suoi album. Dopo il disco Massimo Ranieri, esce Perdere l’amore.
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