Carla Fracci: morta oggi anche la sua maestra Luciana Novaro, étoile della Scala e coreografa
Oggi è un giorno di lutto per la danza, per la morte di Carla Fracci ma anche per quella di Luciana Novaro, altro nome storico del balletto italiano, che ha legato la sua storia a quella della Scala. Nata a Genova nel 1923, si è diplomata nella scuola di ballo del teatro milanese dove è stata prima ballerina dal 1941 al 1956. «Alla Scala - spiegano dal teatro - ha interpretato tantissimi ruoli, legando il suo nome a memorabili interpretazioni di balletti di Massine: nel 1947 Boléro la rivelò per l’energia delle sue danze di carattere e specialista delle danze spagnole. Massine nel 1950 scelse Luciana Novaro per il debutto scaligero della sua Sagra della primavera, e con lei danzò Capriccio Spagnolo; esecuzioni memorabili come il Tricorno, Dafni e Chloe di Fokine allestita da Lifar nel 1948 e danzata proprio accanto a Serge Lifar, Gaitè parisienne (Massine), l’Amore Stregone di de Falla, El amor brujo, di Antonio, di cui è stata la prima partner non spagnola. E ancora Balanchine e Pistoni». Dal 1962 al 1964 ha diretto il corpo di ballo della Scala, e da allora ha firmato coreografie e regie d’opera. Sua la coreografia di Sebastian di Gian Carlo Menotti nel 1956, creata per una nuova stella: Carla Fracci, ma sue anche le coreografie di Traviata con Maria Callas, regia di Luchino Visconti, la collaborazione con Stravinskij per la revisione del soggetto di Jeu de cartes e con Massine che coreografò Fantasmi al Grand Hotel da una idea di Luciana Novaro frutto della sua collaborazione con Dino Buzzati e Luciano Chailly.