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Sport e contraffazione, lo spot di un talento messinese approda agli Europei 2020

Il talento registico del messinese Fabio Schifilliti è riuscito a portare il Sud e Messina in un set di grande portata

Questione penale e civile tra le più spinose, la contraffazione tocca anche il mondo del calcio e dello sport in generale. Sia con la produzione e rivendita di prodotti d'abbigliamento e calzature contraffatte, che con lo streaming illegale, pratica che ha pesanti conseguenze sul settore, con mancati introiti economici e ricadute negative sul Pil. Per sensibilizzare il pubblico e contrastare la pratica della contraffazione del merchandising ufficiale degli Europei di Calcio Euro 2020, Ministero dello Sviluppo Economico, Figc e Uefa hanno lanciato - col supporto del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri - una campagna istituzionale, attraverso uno spot diffuso su media tradizionali e social dal giugno scorso e girato allo Stadio Olimpico di Roma.

Il filmato mostra alcune situazioni paradossali nel contesto di una partita di calcio, fino al momento in cui il ct della Nazionale Roberto Mancini, che ha registrato la sua parte da remoto a Coverciano. richiama l'attenzione dello spettatore con lo slogan significativo «Se non è autentico non è calcio. L'originale vince sempre».

Dietro l'efficace iniziativa, la creatività dell'agenzia romana The Washing Machine Italia e il talento registico del messinese Fabio Schifilliti, già autore di diversi spot per il governo. «Avrebbe dovuto essere girato lo scorso anno - racconta - . Ero stato chiamato il 5 marzo 2020 e le riprese avrebbero dovuto svolgersi dieci giorni dopo. Poi il lockdown nazionale le ha fatte slittare di un anno esatto. Le situazioni mostrate nello spot sono quelle che normalmente vediamo allo stadio, tranne qualche piccolo trucco che le fa sembrare autentiche mentre non lo sono, come accade con le magliette e tutto quel merchandising sportivo che non corrisponde a quello ufficiale. La frase finale di Mancini sottolinea che se non compriamo prodotti originali, non sosteniamo né il calcio né tutto il settore dello sport, soprattutto in questo momento storico dopo il blocco causato dalla pandemia».

Messinese anche il direttore del “coro da stadio” che nello spot intona il celebre canto gospel anglosassone “Oh Happy Day”. Si tratta del Maestro Giovanni Mirabile, già direttore di coro in un episodio della produzione internazionale “Leonardo”. Una partecipazione nata da una conoscenza di vecchia data tra il regista e il musicista peloritano. «In tutti i lavori realizzati a Roma cerco sempre di portare talenti siciliani. Quando l'agenzia mi ha parlato della presenza di un coro gospel nello spot e dal momento che rappresentare l'autenticità in pubblicità è fondamentale, ho pensato di chiamare Giovanni per affidargli il ruolo di “capo ultrà”.

Quando gli ho esposto l'idea dei creativi ha riso divertito e mi ha proposto subito di chiamare per il coro i suoi allievi, da unire alle comparse. Giovanni è venuto sul set qualche ora prima di girare la scena e, mentre realizzavamo altre riprese, lo sentivamo coordinare col battito delle mani i figuranti e i suoi ragazzi. È stato divertente, ma anche un onore lavorare con lui, perché mi aveva visto crescere quando dirigeva il coro del Maurolico e io, da studente liceale, avevo realizzato le riprese di un loro spettacolo. Riuscire a portare il Sud e Messina in un set di questa portata per me è un traguardo».

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