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Rinfrescatevi con... un thriller

Nordico o mediterraneo, ambientato nella Calabria profonda (con Glenn Cooper) o in Islanda (con Indridason)

Cosa c’è di meglio di un brivido di paura lungo la pagina? Là fuori infuria l’estate e voi, lettrici e lettori, sotto l’ombrellone o magari sul sofà, potete scegliere se proseguire o meno la lettura, tuffandovi nelle grinfie dei serial killer, smettendo di leggere un attimo prima di cedere al terrore. Ogni estate, le case editrici riservano ai mesi caldi le migliori uscite in ambito thriller, ben consapevoli che soprattutto nei periodi di relax i lettori forti desiderano grandi storie in cui perdersi.

Partiamo in questo viaggio lungo il globo attraverso le pagine con Antonia Scott. Nome in codice, Regina Rossa (Fazi editore, traduzione Elisa Tramontin), personaggio assolutamente fuori dal comune, con un QI altissimo – forgiato da esperimenti di neurochimica - e una misantropia piuttosto sviluppata. Creata dallo scrittore spagnolo Juan Gómez-Jurado, si muove in Spagna, ma lavora in una segretissima agenzia europea specializzata nella risoluzione di casi complessi, mantenendo il massimo riserbo. Primo capitolo di una trilogia che domina le classifiche iberiche da anni, “Regina Rossa” è un libro sorprendente, con una prosa tipicamente mediterranea, calda e ricca di particolari, molto lontana dal mondo asettico del crime nordico. Due crimini molto complessi e violenti esigono tutto il suo acume ma Antonia necessita di uno scudiero, l’ispettore Jon Gutiérrez – corpulento, ironico e omosessuale – che si troverà al suo fianco, incastrato dalle conseguenze professionali dopo un caso di cattiva condotta. Alle prese con uno psicopatico con una punta di fanatismo religioso, i due dovranno indagare provando a non farsi notare dalle forze dell’ordine.

Spostiamoci nella fredda Islanda con la prima indagine dell'ispettore Erlendur per il noir I figli della polvere (Guanda, tr. Alessandro Storti), scritto da Arnaldur Indridason, che sotto il cielo cupo del proprio Paese inscena due morti, apparentemente non connesse, per chiamare in causa un nuovo personaggio, un antieroe per un noir ad alta tensione che conferma il talento di Indriðason, cristallino eppure capace di richiamare le tenebre.

E poi eccoci in Calabria, a Filarete – in provincia di Catanzaro - dove Glenn Cooper ambienta il suo Il tempo del diavolo (editrice Nord, tr. Giorgia Di Tolle). La famiglia Andreason scompare nel nulla, si tratta di un rapimento o un regolamento di conti? Finché, quattro anni dopo, le due figlie – Victoria ed Elizabeth – ricompaiono all’improvviso ma il tempo sembra essersi fermato per loro. Marcus Handler – alcolista e con un passato ingombrante – si troverà ad indagare in un caso in cui nulla è come sembra, mescolando menzogna, verità ed esperimenti scientifici, con la consueta prosa adrenalinica che ha reso questo autore americano fra i più amati in Italia.

Arriva dal Giappone il funambolico thriller I sette killer dello Shinkansen di Isaka Kotaro (Einaudi, tr. Bruno Forzan), dal quale verrà tratto un film con Brad Pitt e Lady Gaga. Richiamando lo stile di Pulp Fiction, fra adrenalina e personaggi borderline, Kotaro muove sulla pagina sette killer – compresi l’odioso Oji e Nanao, autoproclamatosi, l’assassino più sfigato del mondo – tutti in viaggio sullo stesso treno ad alta tecnologia, gioiello del Giappone. Fra gli scompartimenti girano sicari, una borsa piena di soldi e destini che si incastrano, tutto condito da gag con una prosa che corre sino all’ultima pagina, fra dialoghi surreali e colpi di scena a gogo.

E ancora, fra il Sudafrica e Bordeaux, ecco Deon Meyer che firma L’ultima caccia (Edizioni E/O, tr. Silvia Montis) un thriller mozzafiato, acclamato anche da Stephen King, raccontando lo scontro tra i nostalgici dell’apartheid, i testimoni del messaggio di Nelson Mandela e lo spietato mondo degli affari. C’è un caso che la polizia desidera insabbiare e l’autore sudafricano – al quinto romanzo con Bennie Griessel, capitano della polizia di Città del Capo – si muove fra politici corrotti e un contesto deliziosamente hard-boiled, rivisto in chiave contemporanea, fra humour e le tematiche razziste, decisamente attuali.

E ancora, Sem punta tutto su La donna sbagliata di Mercedes Rosende (Sem Libri tr. Pierpaolo Marchetti). Úrsula López è una traduttrice, una donna solitaria e sovrappeso, afflitta dai sensi di colpa finché un giorno una telefonata anonima la esorta a pagare il riscatto di Santiago Losada. Un clamoroso errore di persona, un caso di omonimia la catapulterà in una storia alla Hitchcok, entrando in contatto con l’altra Ursula ma fra colpi di scena e mistificazioni, e quando cadrà il sipario niente sarà come sembra.

Infine, Piemme punta su Sparire a Buenos Aires (pp. 300, euro 17,90 tr. Annalisa Carena) di Eloìsa Dìaz, che ci riporta alla crisi economica del 2001 che travolse l’Argentina. Quando inizia ad indagare sulla scomparsa dell’erede di una delle famiglie più ricche della città, Alzada capisce che si sono sulle tracce di un intoccabile e forse, stavolta, è tempo di fare giustizia e vendicare i desaparecidos.

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