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“Ballando con le stelle”: quando la pista da ballo è come il lettino di Freud

Pensate che “Ballando con le stelle” sia il varietà di Raiuno del sabato sera condotto da Milly Carlucci? Che si tratti di un programma in cui i vip(s) accoppiati con un ballerino professionista ogni settimana gareggino con coreografie diverse? Che la giuria sulla base delle danze e dei miglioramenti dei partecipanti esprima le proprie valutazioni che si combinano con i voti espressi dal pubblico su varie piattaforme social? Bene, forse questo era agli esordi: ora “Ballando con le stelle” è uno psicodramma. Ci sono sempre i vip(s), i balli, le votazioni, Milly Carlucci con le sua spalline da generale di corpo d'armata, e tutto l'ambaradan che serve a far durare la trasmissione due ore in più del necessario con gli interventi della voce del popolo, la Mussolini che esprime la sua, la Bruzzone criminologa e Matano che mette pace, ma il vero nocciolo di ogni puntata è la psicoanalisi ballerina.

La scoperta della funzione maieutica della danza porta ogni concorrente a mettersi davanti allo specchio sia praticamente, per controllare la postura durante le prove e gli allenamenti, che metaforicamente, per far venir fuori il proprio vissuto a favore di telecamera. Il movimento coreutico fa riscoprire il corpo e svela lo spirito, e così non c'è vip che non si lasci andare al racconto della propria vita, a scavare nel fondo delle emozioni per tirare fuori un disagio, un dolore, un sentimento messo a tacere dal tempo.

Perché i giurati valutano il ballo ma vogliono anche sapere se sei vaccinato o perché non ti sei vaccinato, e più che altro si aspettano una confessione a cuore aperto, una rivelazione che li coinvolga emozionalmente più di un casquè. Così ogni sabato assistiamo a confessionali con racconti dell'infanzia, sogni d'amore smarriti nel passato, vicissitudini personali, lutti rielaborati e non elaborati, traumi infantili, il tutto condito con una certa dose di commozione.

Ora, capiremmo se il competitor di “Ballando con le stelle” fosse “C'è posta per te”, con l'auditel che misura quale percentuale di guai personali ottiene più ascolti, ma al momento c'è “Italia's got talent” e l'unità di misura non regge. Ciononostante, i concorrenti devono “emozionare” in qualunque modo: sei vedova/o ma hai riscoperto la voglia di divertirti, sei sexy e vuoi continuare a dimostrarlo, non sei sexy ma ti sei riscoperta intraprendente, devi dirlo alla giuria che deve capire chi sei, perché il ballo è the new specchio dell'anima. Così, c'è chi spontaneamente si sottopone alla autopsicoterapia, ma chi è ancora restio viene invitato a rivelarsi all'universo mondo del sabato sera.

Però, chi avrebbe mai pensato che il lettino dello psicanalista sarebbe stato sostituito da una pista da ballo...

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