Nessun incontro e per ora nessun accordo. Il futuro del teatro Petruzzelli di Bari resta un punto interrogativo dopo le sentenze della Corte d'Appello che hanno restituito la proprietà alla famiglia Messeni Nemagna ma imposto anche il pagamento di 43 milioni di euro per la ricostruzione ai privati. L'atteso incontro fra il sindaco Antonio Decaro e la famiglia non c'è stato, come aveva annunciato lo stesso primo cittadino nei giorni scorsi decidendone l'annullamento dopo dichiarazioni alla stampa ritenute al rialzo da parte del legale dei proprietari, Ascanio Amenduni. Il vertice è saltato nonostante il tentativo in extremis dell'avvocato Amenduni, che in mattinata ha inviato una lettera a Decaro chiedendogli di sentire i Messeni Nemagna giunti comunque in città. Una missiva in cui Amenduni da un lato annunciava che "tutelerà nelle sedi competenti" la propria immagine professionale dalle recenti affermazioni "pretestuose" e "sproporzionate" fatte nei suoi confronti dal sindaco Antonio
Decaro, dall'altro chiedeva di confermare l'incontro "poiché non è giusto sacrificare 'sull'altare' di questo conflitto personale gli interessi pubblici e privati delle parti".
In serata è arrivata la replica del sindaco: "Francamente mi sfugge il motivo dell'invito, contenuto nella nota odierna, ad evitare "conflitti personali" e superare "risentimenti personali" che avrebbero minato il dialogo. Ci tengo a sottolineare che l'attività di un sindaco non può e non deve cedere mai a nessuna tentazione di polemizzare per fatti personali. Cosa che non è certamente accaduta in questo caso e non accadrà mai nello svolgimento del mio ruolo istituzionale".
Bari, teatro Petruzzelli: nessun accordo fra famiglia e Comune
Resta un punto interrogativo dopo le sentenze della Corte d'Appello
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