Venerdì 22 Novembre 2024

“I racconti della domenica” di Virgilio. La Sicilia e la storia di un uomo perbene

L'attrice messinese Stella Egitto tra i protagonisti del film

Uno spaccato di storia siciliana si intreccia con la grande Storia nazionale, col focus del racconto sulle vicende di un uomo qualunque cresciuto senza padre, ma diventato il padre di tutti i suoi concittadini. “I racconti della domenica”, opus n.3 del catanese Giovanni Virgilio (“La bugia bianca”, “Malarazza”), le cui riprese si sono concluse nei giorni scorsi a Castiglione di Sicilia (Catania), si annuncia come «romanzo popolare» (definizione del regista), che ripercorre 44 anni di storia della Regione, dal 1934 alla morte di Aldo Moro nel 1978. Il film racconta la storia di un personaggio poco noto ma realmente esistito, Francesco (Alessio Vassallo), uomo onesto, che crede fermamente nei diritti e nei doveri. La vicenda della sua esistenza è scandita dalle lunghe lettere inviate al padre, partito per l’America quando lui era ancora un bambino. Ma fra i dollari che il padre mandava alla famiglia in Sicilia non c’era alcuna risposta. Dalla giovinezza durante la guerra, alla candidatura a sindaco del proprio paese, la vita di Francesco rappresenta uno spaccato della storia d’Italia e della Sicilia, ma è anche la storia di un uomo che ha fatto della carenza paterna un punto di forza. Un film dove l’unico antagonista è il tempo, scandito dalla televisione e dalla musica, oltre che dai costumi di Laura Costantini. «La storia nasce e si sviluppa dai racconti degli stessi protagonisti durante incontri e pranzi domenicali – racconta Virgilio - ove si parlava di quei tempi e di quanta voglia di lavorare e ricostruire ci fosse. Nel film si raccontano anche episodi personali, con personaggi che tra cento anni non ci saranno più; quindi realizzarlo è stato un lavoro importante anche dal punto di vista emotivo». I veri protagonisti, ancora viventi, hanno partecipato come comparse a un’opera che vuole portare sul grande schermo una Sicilia da riscoprire, quella che spesso si vede nei filmati dell’Istituto Luce. «Nel racconto della guerra ci si ferma di solito solo al periodo triste della fame e del bombardamenti – aggiunge il regista -. Noi invece siamo voluti andati oltre, rappresentando la Sicilia attraverso gli occhi di un uomo sconosciuto che ha creduto nella ricostruzione pulita della sua terra, spendendosi tanto e rinunciando a incarichi di prestigio per prendersi cura di poche persone e del loro benessere». Le riprese a Castiglione si sono svolte in due fasi, con la parte del dopoguerra girata in estate e quella tra gli anni ’50 e i ’70 negli ultimi mesi, tra Piazza Sant’Antonio e un’abitazione nobiliare dove è stata ricostruita la casa del protagonista. La prima parte di riprese, corrispondente a un blocco narrativo della vicenda, era stata realizzata nel settembre 2019 a Serra San Bruno, tra la Certosa e la Chiesa dell’Annunziata, col supporto della Fondazione Calabria Film Commission, durante il periodo florido (e ricco di premi e riconoscimenti) della presidenza di Giuseppe Citrigno. Fondamentale è stato l’apporto delle maestranze della regione, che hanno partecipato anche alle riprese siciliane. “I racconti della domenica” vede anche una forte presenza di Messina e provincia, con gli attori Nino Frassica e Stella Egitto, il piccolo novarese Raffaele Cordiano (10 anni), al suo esordio cinematografico, l’operatore di macchina Antonello Piccione e l’assistente alla regia Giovanni Dentici, figlio dello scenografo di Galati Marina Marco Dentici (Nastro d’argento 2017 per “Fai bei sogni” e “Sicilian Ghost Story”). Anche il resto del cast è composto per la maggior parte da interpreti siciliani: Paolo Briguglia, Vincent Riotta, Emmanuele Aita, Francesco Foti, Plinio Milazzo e Cosimo Coltraro, oltre all’attrice cosentina Rita De Donato, Irene Maiorino, Federica De Benedittis e Francesca Della Ragione. Scritto dal regista con Marco Spagnoli e Manuela Gurgone, “I racconti della domenica” è prodotto da MovieSide e Rai Cinema col contributo del Ministero della Cultura e il sostegno delle Film Commission di Sicilia e Calabria.

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