In vista dell’appuntamento della Giornata della Memoria, la città di Bari si appresta ad accogliere un evento fortemente voluti dall’assessorato alle Culture per rendere il ricordo delle vittime dell’Olocausto, a 77 anni di distanza dal 27 gennaio del ‘45, quando i soldati dell’armata rossa liberarono il campo di Auschwitz. Lunedì 24 gennaio, nel teatro Margherita, Francesco Lotoro presenterà il suo libro “Un canto salverà il mondo” (Feltrinelli editori).
È il racconto della ricerca che, con un lavoro instancabile di recupero, studio, revisione, archiviazione, esecuzione e registrazione, ha portato l’autore, pianista e compositore, alla costruzione di un archivio di ottomila partiture, tutte opere di musica concentrazionaria. È l’impresa epica della costruzione di un archivio straordinario e unico al mondo. Un viaggio nella musica e nella storia che svela un modo nuovo di raccontare i capitoli più bui del Novecento: indagando le strategie del genio creativo e dell’emozione attraverso le quali una vicenda umana può entrare in una partitura e da qui oltrepassare le maglie del suo tempo per accedere all’eternità.
“La nostra vita è molto più lunga della nostra età anagrafica ed è fatta di radici- commenta l'assessora alle culture di Bari, Ines Pierucci, perciò è sempre necessario ricordare, educare, sensibilizzare, osservare per le generazioni di oggi e per quelle che nasceranno, per evitare che con esse aumenti la distanza e l’oblio storico. Quest’anno abbiamo voluto parlare di Memoria attraverso il teatro e la musica in letteratura attribuendo così alla cultura il significato più alto della politica. Non si può costruire la memoria senza conoscere i fatti del passato. La memoria è necessaria per la ricerca della storia che ci serve a conoscere quanto siamo capaci noi esseri umani, dalla perfidia alla natura meravigliosa”.
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