Venerdì 22 Novembre 2024

L’Italia e il mondo celebrano Verga nel centenario della morte

Iniziative in Italia e nel resto del mondo per il centenario della morte dello scrittore Giovanni Verga, padre del “Verismo”. Tutte online con il sito Verga100.it e l’hashtag ufficiale #verga100. È il programma, che parte oggi in occasione dell’anniversario, della manifestazione nazionale “Verga 100” supportata dal Parlamento Europeo, che propone una serie di attività dedicate allo scrittore di Vizzini. Iniziative che si svolgeranno online, viste le restrizioni dovute dalla pandemia, ma che sono un omaggiare alla memoria del novelliere. Oggi sarà mostrato ufficialmente il francobollo del Centenario, promosso da Dreamworld pictures e Festival Verghiano al ministero dello Sviluppo economico. Sarà emesso pubblicamente, segnando così il momento storico che il direttore artistico, Lorenzo Muscoso, definisce «significativo non solo come mezzo di libertà intellettuale che dovrebbe intercorrere tra i popoli, ma che identifica la grande rete culturale che si è venuta a costituirsi grazie alla manifestazione, che porterà Verga dalla Sicilia alla Norvegia». Si inizierà con il tributo religioso da parte di padre Enzo Mangano, che è stato vicino allo scrittore nel periodo del suo rilancio artistico e culturale, non solo come parroco a Vizzini, ma anche in quella di attore, avendo partecipato alla trasposizione del celebre “duello rusticano”, seguiranno i saluti istituzionali. Saranno, poi, messi in onda film teatrali, prodotti in questi anni nello scenario originale del Borgo Cunziria, come, Cavalleria Rusticana, Jeli il pastore, La Lupa, una piccola anticipazione del nuovo “Mastro Don Gesualdo”, frammenti teatrali e il racconto del cantastorie Luciano Busacca. Sul sito anche i contributi video da vari artisti dello spettacolo, come Placido Domingo, il registra Pasquale Scimeca e gli attori Antonio Ciurca e Maria Grazia Cucinotta oltre a un’esibizione del duo musicale Bellamorea. In anteprima i vari teaser dei nuovi progetti audiovisivi dedicati a Verga. Infine, il lancio del concorso Book Trailer che renderà protagonisti gli studenti nel racconto dello scrittore. Verga è stato un fedele cronista del suo tempo, anche se la sua letteratura era attraversata da un profondo pessimismo. Nei suoi capolavori come “I Malavoglia”, “Mastro don Gesualdo” o la novella di “Rosso Malpelo” è racchiusa tutta la sua ideologia: attento e sensibile verso gli umili, vedeva nel loro riscatto un’impresa quasi irrealizzabile. Basta leggere “I Malavoglia“, universalmente considerata la sua opera migliore, per rendersi conto di quel pessimismo che lo contraddistingueva; nel libro c’è il racconto di una famiglia siciliana di pescatori, che ambisce ad elevarsi economicamente, ma quell’ambizione finisce per naufragare, come la Provvidenza, la barca inghiottita dal mare assieme a Bastianazzo. Teorizzava l’impersonalità dell’autore, il rigore del racconto, il distacco, perché - sosteneva - lo scrittore deve “eclissarsi”. E il riscatto dei poveri nelle sue opere non si compie, anzi. Le sue teorie collimavano con quel darwinismo sociale, la cui sintesi potrebbe essere liquidata con la semplice interpretazione della legge della selezione umana. Verga fotografava la realtà e a differenza di Èmile Zola non la denunciava. Apparteneva alla nobiltà e non per questo non provava empatia per le classi meno abbienti; ma non credeva nella loro autodeterminazione. Era un conservatore, rifiutava le teorie progressiste più in voga tra i letterati del tempo.

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