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Ma lo spettacolo per la pace è diventato... una piccola guerra

Il console ucraino a Napoli: non possiamo accettare collaborazioni coi russi. Gli artisti non sono d'accordo. A Milano raccolti 380mila euro, stasera tocca a Bologna

La risposta. Maria Yakovleva e Denis Cherevichko, lei russa lui ucraino, ieri al San Carlo di Napoli
La risposta. Maria Yakovleva e Denis Cherevichko, lei russa lui ucraino, ieri al San Carlo di Napoli

Uno spettacolo per raccogliere fondi per le popolazioni ucraine colpite dalla guerra, e che in segno di pace vede insieme sul palco ballerini di Ucraina e Russia, diventa fonte di polemiche e tensioni. Nato come «Ballet for peace», poi ribattezzato «Stand Up for Ukraine» per dare un segno di vicinanza più forte al paese aggredito, lo spettacolo promosso dal teatro San Carlo di Napoli finisce comunque nel mirino del console dell’Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko: «In piena guerra non possiamo accettare nessuna collaborazione tra ucraini e russi. Non possiamo fermare uno spettacolo ma ogni persona ha la sua responsabilità, e anche ogni istituzione».

Evidente l’acuirsi della tensione dopo gli orrori di Bucha, tanto che alcune delle étoiles ucraine in cartellone al San Carlo hanno ricevuto intimidazioni via social da loro connazionali che condividono la linea dura del console. «Ora non possono esistere eventi con ucraini e russi insieme. Abbiamo una guerra terribile, tante vittime, donne e bambini. Sta accadendo in Europa, è successo in Ucraina, può succedere domani in tutti i paesi dalla Polonia all’Italia». Frasi forti contro l'iniziativa, messe nero su bianco dal consolato ucraino anche in una lettera a Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente del Consiglio di Indirizzo del San Carlo, che ieri sera era allo spettacolo. Nel clima teso della vigilia è stata organizzata anche una manifestazione di protesta all’esterno del San Carlo: un gruppo di ucraini residenti in Campania si è presentato prima dell’inizio dello spettacolo, con cartelli contro la Russia («Putin è un terrorista») e esibendo i colori nazionali.

«Tanti ucraini che vivono qui – spiega Kovalenko – sono molto arrabbiati per questo. Vi mostro le immagini di cosa è successo a Bucha, che dicono perché non è possibile organizzare per noi nessun evento culturale o sportivo quando abbiamo una guerra terribile in corso». Tensione, ma anche sorrisi. Quelli dei ballerini che si sono abbracciati, russi e ucraini, come già al termine delle prove generali, e hanno confermato la loro volontà di fare lo spettacolo. Il sindaco Manfredi ha invitato a evitare polemiche, il soprintendente del San Carlo, Stephane Lissner, ha parlato di «presenza coraggiosa degli artisti, che sono venuti anche dalla Russia correndo dei rischi».
Sul palco tra gli altri Olga Smirnova, una delle più grandi star della danza che ha lasciato il Bolshoi di Mosca in segno di protesta per l'invasione dell’Ucraina.

Intanto ieri sera a Milano sono stati oltre 380mila euro i fondi raccolti dal teatro alla Scala con il concerto per la pace. In programma lo Stabat mater di Rossini con un cast stellare a partire dal tenore e con lui il soprano Rosa Feola, il basso Alex Esposito, il mezzosoprano Veronica Simeoni che si sono esibiti a titolo gratuito così come coro e orchestra della Scala diretti da Riccardo Chailly. Ad esibirsi con l’orchestra anche la violinista Kateryna Poteriaieva, scappata con la figlia a Lecco da Leopoli e invitata dai musicisti scaligeri ad esibirsi con loro. Nel palco centrale Polina, Aleksa, Daria, Olha, Katerina, Sofiia, Mia - danzatrici ucraine fra gli 8 e i 14 anni accolte dall’Accademia della Scala che ora frequentano.

«Sono giorni di grande sgomento, la guerra ci lascia sconfitti, distanti, chiusi e soli. Proveremo, attraverso la musica, a mandare un segnale di pace». Veronica Lucchesi, cantante del gruppo musicale La Rappresentante Di Lista, ha presentato così a Bologna il concerto “Tocca a noi - Musica per la pace”, che si terrà stasera in piazza Maggiore. Un evento, organizzato dal Comune di Bologna in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e il supporto di Rai per il Sociale, che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere il lavoro della ong Save the Children, attiva in Ucraina dal 2014. Si possono donare due euro con un sms al 45533 dal proprio cellulare, cinque o dieci euro chiamando lo stesso numero da rete fissa oppure attraverso il sito internet dell’organizzazione. Il servizio è già attivo. Sul palco, presentati da Andrea Delogu, si esibiranno Brunori Sas, Diodato, Elisa, Elodie, Fast Animal and Slow Kids, Gaia, Gianni Morandi, La Rappresentante Di Lista, Noemi, Paolo Benvegnù, Rancore e The Zen Circus.

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