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La foto del giorno: sì, caro Tvboy, la speranza è la forma d'arte più alta

Stava dipingendo il suo murale, quando gli si è avvicinato un signore anziano, che ha guardato e gli ha detto: «Vengo dall'Ucraina, grazie per questo». Lui ha continuato a dipingere, e poi ha postato la foto sui social, raccontando quest‘incontro e concludendo: «La speranza è la più alta forma d'arte».

Lui è Tvboy, ovvero il palermitano Salvatore Benintende, classe ’80, uno dei più importanti street artist italiani, e questo murale è la sua ultima opera, realizzata a Barcelona (calle Ramòn y Cajal).
Nel dispositivo dell’ “opera di strada” è importante, fa parte integrante dell’opera, anche il modo di comunicarla, le sue foto che girano per il web, le strade virtuali in cui ci aggiriamo tutti, in cui si muove, oggi, la stessa guerra, coi suoi apparati militari di propaganda, col suo racconto che ci arriva sotto forma d’immagini, a volte contrapposte, a volte beffardamente indecifrabili, utili per continuare a scontrarsi sulla “verità”, che non è solo la prima vittima della guerra, ma un suo ulteriore campo di battaglia.

Tvboy ha scelto la speranza (hope), e nella sua “o” ha disegnato il simbolo della pace. La speranza è una bambina che scrive “speranza” su una bandiera (quella ucraina che ormai conosciamo bene, che ci chiama da mille angoli, col suo strillo giallo e turchino), e la scritta cola un poco, perché la vernice è fresca, e tutto sta avvenendo sotto i nostri occhi. La vernice cola perché la speranza è fresca, e instabile, e difficile, e lo vediamo ogni giorno coi nostri occhi. E allora ci viene voglia di raggiungere quella bambina, sola e diritta sulla scala, che scrive sulla bandiera (esiste dal 1918, la spiegano come il cielo blu che simboleggia la pace sui campi di grano che simboleggiano la prosperità), sul cielo, l’unico messaggio possibile. Con la forma d’arte più alta.

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