E’ Mario Desiati con i suoi «Spatriati» il vincitore del Premio Strega 2022, nell’edizione specialissima in cui i finalisti sono stati ben sette invece dei tradizionali cinque. Il vincitore ha avuto 166 voti, seguito da Claudio Piersanti, con «Quel maledetto Vronskij» (Rizzoli). Terza Alessandra Carati con «E poi saremo salvi» (Mondadori). Veronica Raimo con «Niente di vero» (Einaudi) era stata la vincitrice del «Premio Strega Off» 2022, assegnato al Monk di Roma, nella sera di mercoledì, dove il pubblico ha votato il proprio favorito tra i sette finalisti. Tra loro anche Marco Amerighi con «Randagi» (Bollati Boringhieri) , Fabio Bacà con «Nova» (Adelphi), Veronica Galletta con «Nina sull’argine» (minimum fax).
Mario Desiati ha infranto una consuetudine: non ha stappato la classica bottiglia di liquore Strega, che il vincitore sorseggia subito dopo la proclamazione. Ha detto, con molta emozione, che la aprirà nella sua Puglia, in un ideale brindisi con gli scrittori conterranei, dei quali ha citato Mariateresa Di Lascia, vincitrice del Premio Strega nel 1995 con «Passaggio in ombra» (Feltrinelli), pubblicato postumo, e Alessandro Leogrande, precocemente scomparso nel 2017, «un amico con cui avremmo bevuto».
Desiati era considerato il superfavorito di questa edizione: «Spatriati» è la storia di due giovani combattuti tra le radici pugliesi e la voglia di altrove, dove appunto gli “spatriati” sono quelli che se ne sono andati, ma nel libro questo termine viene usato spesso con l’accezione dialettale – di Martinfranca, luogo di origine dello scrittore – e significa incerti, disorientati, a volte anche senza padre, orfani.
Premio Strega e Rai ancora insieme: si è rinnovata anche per la settantaseiesima edizione del più importante dei premi letterari dl nostro Paese la Media Partnership del servizio pubblico che ha proposto come di consueto la diretta della serata finale su Rai 3 e RaiPlay dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma. A presentare la sfida letteraria, come già lo scorso anno, è stata Geppi Cucciari in una diretta che, seguendo voto dopo voto l’evolversi della competizione, ha permesso ai telespettatori di conoscere i libri in gara e i loro autori.
Quest’anno, per la prima volta, la “cinquina” degli scrittori finalisti è stata composta da... sette autori, e lo Speciale Premio Strega li ha raccontati – oltre che attraverso le interviste di Cucciari nel ninfeo di Villa Giulia – con altrettanti reportage “dedicati”, girati nei luoghi in cui sono ambientati i romanzi: parole e immagini si sono fuse in un affresco che ha efficacemente restituito alcune delle opere più interessanti della letteratura italiana di quest’anno.
Non è mancato un omaggio a Raffaele La Capria, narratore e intellettuale tra i più amati del nostro Novecento, scomparso pochi giorni fa, e un ricordo della fondatrice del premio, Maria Bellonci, di cui ricorre quest’anno il 120esimo anniversario dalla nascita.
Mario Desiati, lo dedico a Mariateresa Di Lascia. "La Puglia è una terra di frontiera”
"La Puglia è una terra di frontiera. Sono cresciuto con gli scrittori pugliesi del Novecento, una di queste era Mariateresa Di Lascia che vinse qui nel 1995 ma non potè ritirare questo premio perchè morì alcuni mesi prima. Lo dedico a lei e ai lavoratori dell'editoria italiana e alle anime che lavorano al mondo del libro italiano. Non basta la passione, ci vuole un contratto vero" ha detto a caldo Mario Desiati, vincitore con 166 voti del Premio Strega 2022, con la bottiglia di Strega in mano.
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