Lunedì 25 Novembre 2024

Libri sotto l'ombrellone. Il colore dell’estate? Giallo!

Vacanza, come dice la sua etimologia, significa «aver tempo libero per dedicarsi a…», a noi stessi, agli altri, ai libri. Leggere è un altro modo di coltivare amicizie e vecchie conoscenze e di abitare il tempo ritrovato. Come propongono gli scrittori che hanno investito una parte di sé nel racconto giallo per leggere il mondo. Personaggi seriali, letture accoglienti, fresche di stampa, con le quali raffreddare i tumulti di vacanze impegnative o riempire i silenzi di vacanze solitarie. S’allontana dalla sua casa narrativa siciliana la palermitana Giuseppina Torregrossa per entrare in un condominio capitolino con Mario Fagioli, umbratile ispettore protagonista di Chiedi al portiere (Marsilio), alla sua seconda indagine dopo «Morte accidentale di un amministratore di condominio». Adesso Mario, detto il Gladiatore, ha una fidanzata che lo cura e gli chiede d’indagare sulla morte improvvisa della madre d’una sua cara amica. E così torna nel condominio con portiere del quartiere Parioli, a cercare tra famiglie, convivenze e solitudini “normali” ma per nulla rassicuranti. Rimane ferma nella sua Sicilia Giovanna “Vanina” Guarrasi, vicequestora palermitana in servizio a Catania, creatura della netina Cristina Cassar Scalia, alle prese, nella sua sesta indagine, La carrozza della Santa (Einaudi), con un cadavere ritrovato in una carrozza del Senato, detta della Santa perché sfila durante la festa di sant’Agata. Vanina è ironica e solare, benché custodisca nella parte intima di sé la ferita della morte del padre, uomo di legge ucciso dalla mafia. E con la sua squadra, specie con Biagio “Gino” Patanè, ottantenne commissario in pensione con cui condivide intuito e fiducia nella logica, risolve il caso. Ambienta le sue storie gialle a Siracusa, la sua città, Annalisa Stancanelli, che unisce le sue passioni di studiosa per il mondo classico e la storia con i misteri e gli intrighi dell’antichità e del mondo attuale. E dopo “Mistero siciliano”, con il mistero irrisolto della tomba di Archimede, ecco il racconto Cicerone e i delitti del papiro (inserito nel volume Giallo siciliano, a cura di Roberto Mistretta, Delos) con Cicerone, che ad Ortigia, pochi giorni prima del celebre processo contro Verre, affronta, col suo assistente Settimio, la famigerata setta del papiro. Si rimane nell’antichità greca con Aristotele di Stagira che con il suo metodo logico-deduttivo risolve misteriosi casi assieme al fidato allievo Stefanos. Protagonista della bella serie della scrittrice e docente canadese Margaret Doody, in Aristotele e la Montagna d’Oro (Sellerio, traduzione di Rosalia Coci) il filosofo-detective si reca a Filippi, in Macedonia, dove scopre oscure trame dopo la morte prematura di Alessandro il Grande. Tutto mediterraneo Mare mosso (Edizioni e/o) del messinese Francesco Musolino, la storia di Achille Vitale, ingegnere che dirige una flotta di rimorchiatori a Cagliari, che soccorre con la sua squadra un cargo turco con un pregiato carico di pesce. Ma non è solo il pesce da recuperare che interessa a qualcuno, e non è solo il mare mosso a far rischiare la vita... Messinesi sono Ignazio Pandolfo, che entra nei corpi degli umani, come nella sua professione di radiologo fa da sempre e con L’angelo e il dio ignorante (bookabook) racconta, tra thriller esoterico e distopia, un futuro prossimo con la clonazione e il “mercato” dei prodotti di ricambio biologico, e Guglielmo Pispisa che con il bolzanino JadelAndreetto firma La parola amore uccide (Rizzoli), con l’agente scelto Tanino Barcellona, siciliano trasferito a Bolzano dove insieme a Karl Rottensteiner affronta il clima torrido dell’intolleranza e dei conflitti sociali. È calabrese ma vive a Milano Fausto Vitaliano, sceneggiatore di fumetti e cartoni animati per Disney, Rainbow e Bonelli, ma anche traduttore e autore teatrale. Con La sabbia brucia (Bompiani) secondo volume della serie delle indagini del maresciallo Gori Misticò, narra una Calabria complessa in cui la sabbia, metafora cara a Misticò, che ha paura di scottarsi, brucia sotto il sole di San Telesforo Jonico il paesino dove è cresciuto. Scanzonato e intelligente è il Saverio Lamanna di Gaetano Savatteri che in Quattro indagini a Makari (Sellerio) smorza la gravità dei fatti delittuosi con le freddure argute del suo personaggio. Tornato a Macari, disoccupato, Lamanna, con l’amico Piccionello e il suo amore Suleima, vive tra le buone piccole cose d’una realtà paesana ma non per questo priva di “incidenti” su cui investigare. E se in Rancore (Einaudi) di Gianrico Carofiglio l’ex magistrata Penelope Spada, che da investigatrice si occupa di casi umani osservati con la lente dell’esperienza maturata nei tribunali, indaga in una situazione in cui è stato il rancore, e non l’interesse economico, il movente che ha spinto ad uccidere un illustre chirurgo, in Le ossa parlano (Sellerio) di Antonio Manzini Rocco Schiavone, sempre turbato dai suoi fantasmi, deve occuparsi di un caso di pedofilia, uno dei più torbidi che abbia mai affrontato, con il ritrovamento di ossa appartenenti a un bambino scomparso sei anni prima. Un giallo per ragazzi, Chiusi fuori (Mondadori) di Marco Malvaldi e della moglie Samantha Bruzzone, con i giovanissimi Achille e Zoe, appassionati di Agatha Christie, che vincono la noia sonnolenta del loro paese Collerotondo e s’immergono nel mistero quando il proprietario d’un ristorante viene trovato ucciso. Ancora un’investigatrice, ma speciale, quella nata dalla penna di Sarah Savioli, che ha svolto per vari anni l’attività di perito-tecnico scientifico forense: Anna, protagonista della serie, ha il dono di ascoltare i messaggi criptici rivolti dalle piante, tra cui il suo ficus, e dagli animali, come il cane Otto, il gatto Banzai, la gatta-portinaia Lulù, la tartaruga Tarta. E così, in La banda dei colpevoli (Feltrinelli), con l’ascolto di quelle “voci”, Anna viene a capo della morte, apparentemente naturale, di un’anziana signora dopo una rapina.

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