Mercoledì 27 Novembre 2024

Da Atwood a Houellebecq, da Piperno a Comencini: i libri di punta dell'autunno

Il 'Proust senza tempo' (Mondadori) di Alessandro Piperno, a un secolo dalla morte di Marcel Proust, il 18 novembre 1922. Il cruciale triennio tra il 1938 e il 1940 su cui si concentra 'M. Gli ultimi giorni dell’Europa' (Bompiani) di Antonio Scurati. La Comune di Parigi, la Rivoluzione bolscevica, la Resistenza, la Rivoluzione sessuale narrate attraverso quattro donne come tante e per questo straordinarie in 'Flashback' (Feltrinelli), nuovo romanzo di Cristina Comencini. Sono tra le novità di punta della narrativa italiana che ci aspettano in libreria al rientro dalle vacanze, in un autunno ricco di proposte editoriali, grandi autori, sorprese ed esordi. A settembre è attesa l’uscita postuma per Mondadori di 'Lettere 1951-2022' (titolo non ancora definitivo), una preziosa e inedita raccolta di scambi epistolari tra Raffaele La Capria, morto il 29 giugno 2022, e alcuni degli intellettuali e scrittori più conosciuti della letteratura italiana contemporanea da Claudio Magris a Sandro Veronesi, da Emanuele Trevi a Silvio Perrella, passando per Pier Paolo Pasolini, Inge Feltrinelli, Roberto Bobbio, Edoardo Albinati e Pietro Citati. Una nuova lettura della Recherche viene proposta da Giovanni Bottiroli in 'Marcel Proust. Il romanzo del desiderio' (Feltrinelli) in cui ci mostra come Proust abbia saputo esplorare, come nessun altro scrittore, l’universo governato da desiderio, amore, gelosia. Alessandro Baricco torna con un saggio :'La Via della Narrazione' (Feltrinelli), dopo il successo di 'Quel che stavamo cercando', in cui ci fa vedere come le storie, le trame, i personaggi ruotino intorno ad una componente chimica, la più misteriosa, lo stile. Isolamento ed esclusione sono i temi che uniscono i tre racconti di 'Uscire dal mondo' (Rizzoli) di Edoardo Albinati con un giovane detenuto che nessuno è in grado di salvare, un frate cappuccino sul quale piovono le dicerie di una intera comunità e un musicista misantropo alla resa dei conti con la vita. Al ritorno dalle vacanze anche il nuovo binomio del legal thriller italiano formato dallo scrittore Alessandro Perissinotto e dall’avvocato Piero d’Ettorre, con 'Cena di classe. Il primo caso dell’avvocato Meroni' (Mondadori). Bisognerà aspettare ottobre per il ritorno, a quattro anni di distanza dalla conclusione della 'Trilogia del Padre', del maestro del thriller italiano Sandrone Dazieri con 'Il male che gli uomini fanno' (HarperCollins), sulla scomparsa di una ragazza, Amala Cavalcante e per l’arrivo del nuovo romanzo, 'L'isola dei battiti del cuore' di Laura Imai Messina, sul potere salvifico dell’amicizia. La scrittrice italiana che vive in Giappone, dopo il successo di 'Quel che affidiamo al vento', pubblica di nuovo con Piemme questa storia ambientata in un luogo magico e reale nel sud-ovest del Giappone. Andrea Pomella in un romanzo storico, politico, filosofico, lirico, documentario, davvero difficile da definire, 'Il dio disarmato' (Einaudi), interseca i fatti pubblici con il racconto privato delle ultime otto ore di vita di Aldo Moro prima del sequestro. Ad attenderci in libreria anche 'Sogno bianco' (Rizzoli) di Gabriele Romagnoli in cui racconta, tra la prima guerra mondiale e il 2037, la scomparsa del più importante ghiacciaio italiano. Mentre un magico cammino a piedi, da Piazza Duomo alla Riviera di Levante, è quello che percorre Enrico Brizzi ne 'Il mare bagna Milano' (Ponte alle Grazie). Un modo nuovo di vedere Roma viene proposto da Corrado Augias in 'La fine di Roma. Trionfo del cristianesimo, morte dell’Impero' (Einaudi). Tra le proposte inaspettate quella di Massimo Bubola che in 'Sognai talmente forte' (Mondadori) ripercorre e ricrea le sue canzoni più celebri e le ripropone in una nuova forma d’arte, quella del romanzo. E tra gli esordi quello di Luca D’Andrea con 'Il girotondo delle iene' (Feltrinelli), ispirato alla vicenda vera del «Mostro di Bolzano» dal quale è in fase di sviluppo la realizzazione di una serie tv. Parte alla grande l’autunno in libreria con tanti imperdibili titoli di autori stranieri che in molti casi saranno in Italia, ospiti dei principali festival letterari. In uscita a settembre inediti di stelle della letteratura come Margaret Atwood, Michel Houellebecq e della regina del thriller Patricia Highsmith della quale vengono alla luce, nel centenario della nascita, i “Diari” (La nave di Teseo). Ed è in arrivo il nuovo romanzo, “Melancolia” (La nave di Teseo), del più volte candidato al Premio Nobel Mircea Cartarescu che ci parla di grandi temi come la paura del cambiamento, la solitudine, l’amore e sarà al Festivaletteratura di Mantova. Tagliente e potente, nel romanzo “La vita prima dell’uomo” (Ponte alle Grazie), la Atwood mette in scena un triangolo amoroso e le mura in cui ci imprigioniamo da soli. Nella raccolta di scritti e corrosive riflessioni “Interventi” (La nave di Teseo), usciti su giornali e riviste francesi, Houellebecq ci parla del mondo in cui viviamo, delle letture e visioni che lo raccontano, di tecnologia e conformismo. Tra i più attesi anche il memoir della poetessa Carmen Yanez, moglie di Luis Sepulveda, “Un amore fuori dal tempo” (Guanda), storia di un lungo e intenso legame. Rimasta inedita fino a tempi recenti, esce nella Piccola Biblioteca Adelphi la sorprendente raccolta d’esordio di Wislawa Szymborska, “Canzone nera”, e arriva il Kafka che nessuno ha mai visto nel libro “I disegni di Kafka” (sempre Adelphi), con una nota di Roberto Calasso, apparso in Germania nel 2021. C’è poi il debutto nella narrativa del grande regista e produttore americano Michael Mann con il romanzo “Heat 2” (HarperCollins), scritto con l’autrice di thriller bestseller Meg Gardiner e ispirato al suo film di culto “Heat- La sfida”. Torna negli Adelphi il viaggio di Emmanuel Carrère nella mente di Philip K. Dick, “Io sono vivo, voi siete morti”, uscito nel 1993, in cui utilizzando frammenti autobiografici presenti negli scritti di Dick viene restituito al lettore un affresco nitido e allarmante delle visioni di cui fu artefice e vittima. E ritroviamo, con un romanzo strano e sconvolgente, “Matrix” (Bompiani), Lauren Groff, l’autrice di “Fato e furia” che a settembre sarà in Italia. Nella traduzione di Tommaso Pincio, il libro ci porta nel cuore di un convento medioevale. In arrivo con il suo nuovo romanzo al Festivaletteratura (dal 7 all’11 settembre) Christoph Ransmayr che ne “Il maestro della cascata” (Feltrinelli) racconta il viaggio di un figlio alla ricerca del padre in un mondo devastato dai cambiamenti climatici. A Mantova anche una delle più grandi autrici israeliane, Zeruya Shalev, con “Stupore” (Feltrinelli), storia di due donne, Atara e Rachel, dei legami famigliari, il senso di colpa e la fondazione di Israele, e il grande scrittore nigeriano Ben Okri con una nuova edizione de “La via della fam” (La nave di Teseo) con cui ha vinto il Booker Prize nel 1991. Sarà invece a Pordenonelegge (14-18 settembre) con “In superficie” (Rizzoli) Olivier Norek che attinge per le trame dei suoi noir all’esperienza nella polizia giudiziaria. Del vincitore del Booker Prize 2020, Douglas Stuart, ecco la storia profonda e commovente del pericoloso primo amore tra due giovani uomini in “Il giovane Mungo” (Mondadori). Tra le novità, “I canti d’amore di Wood Place” (Guanda) della scrittrice e poetessa Honorée Fanonne Jeffers, con una protagonista nera che racconta, con il tono e la potenza del mito, la sua vicenda personale e quelle delle sue antenate; “La ladra di profumi” (Garzanti) di Timothy Schaffert, miglior libro Lgbtq del 2021 per Oprah Daily e “Domani a quest’ora” (Neri Pozza) di Emma Straub che ribalta il cliché dei viaggi nel tempo. Tra gli esordi “Tutta intera” (Einaudi) della ruandese Esperance Hakuzwimana, adottata da una famiglia italiana, “Terreno comune” (Einaudi) di Naomi Ishiguro, figlia del Premio Nobel Kazuo Ishiguro e il debutto di Erin Litteken con “Girasoli di Kiev” (Piemme) in cui la tragica storia dell’Ucraina riecheggia ciò che accade oggi.

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