Lo ha fatto in Francia, lo ha fatto negli Stati Uniti, ma mai in Sicilia. Per la prima volta Mimmo Cuticchio, il più celebre dei pupari, il principale artefice della rifondazione dell’Opera dei Pupi, artista acclamato in tutto il mondo, diventa “professore” in quattro laboratori gratuiti in altrettanti tesori di Palermo, in collaborazione con la Fondazione Le Vie dei Tesori.
Quattro laboratori ciascuno della durata di tre pomeriggi – dalle 15.30 alle 18.30 – per incontrare il Maestro, entrare nei segreti dell’Opera dei Pupi, apprendere i primi rudimenti di manovra e di gestualitá. Un’occasione per conoscere dall’interno uno straordinario patrimonio di arte, di cultura, di tradizione riconosciuto dall’Unesco e di muovere i primi passi nella pratica sotto la guida diretta del caposcuola.
«Quando ero giovane – racconta Mimmo Cuticchio, oggi 74 anni – a Palermo c’erano quindici teatri dei pupi, la gente faceva la coda e aspettava con ansia gli sviluppi della trama dei suoi personaggi preferiti. Dopo la crisi degli anni Sessanta, con l’abbandono del centro storico e la diffusione della tv, e dopo la riscoperta e la rivalutazione dell’Opera dei pupi negli ultimi vent’anni, mi piace pensare di piantare di nuovo i primi semi di quest’arte antica dentro cui sono letteralmente nato, portato in fasce sulle tavole del palcoscenico del teatrino di mio padre, a Gela».
Mimmo Cuticchio guiderà i partecipanti in un percorso di creazione artistica – dalla manovra alla voce – e in questi giorni è al lavoro nel suo laboratorio di via Bara per preparare tutti i materiali necessari ai laboratori. Lo farà incrociando il pensiero critico dello scrittore e pedagogista Gianni Rodari, rielaborando quattro sue fiabe, una per ogni luogo. Il laboratorio è aperto a tutti i maggiorenni, con un limite di venti partecipanti.
Ma i laboratori potranno accogliere anche uditori-spettatori. Al termine di ogni percorso, ci sarà una restituzione al pubblico del lavoro fatto durante il percorso comune.
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