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Chi sono i "Sopravvissuti"? Un mistery thriller su RaiUno

Una vicenda dalle tante sfumature e sfaccettature che ruota attorno al presunto naufragio della nave Arianna dell’armatore Armando Leone

Fino a che punto un evento drammatico e inaspettato può cambiare una persona? Una possibile risposta nella fiction “Sopravvissuti”, sei prime serate fra dramma, thriller, mystery e azione, in onda dal 3 ottobre su Rai1 per la regia di Carmine Elia. Una vicenda dalle tante sfumature e sfaccettature che ruota attorno al presunto naufragio della nave Arianna dell’armatore Armando Leone (Luca Biagini) che, salpata per la prima traversata da Genova, dopo pochi giorni scompare dai radar, per riapparire un anno più tardi al largo delle coste venezuelane, con metà equipaggio a bordo, guidato da Luca (Lino Guanciale). Una gioia inaspettata, che presto mostrerà l’altra faccia della medaglia, come hanno sottolineato in conferenza stampa il regista Carmine Elia e l’attore Lino Guanciale, ponendo l’accento sul vissuto dei personaggi rispetto all’evento drammatico.

«Quello che riporta a casa Luca è la speranza di ritrovare la propria famiglia – specifica Guanciale – Nella serie c’è il thriller, il grande spettacolo, ma anche l’irrinunciabile tentativo di mostrare quanto peso hanno le reti degli affetti nella costruzione degli obiettivi di ognuno».
«Una storia complicata – ha aggiunto Elia – ma la sfida è stata proprio quella di narrare le rotture, gli strappi di questi personaggi, per i quali l’imponderabile diventa qualcosa che produce un cambiamento, come è avvenuto a tutti noi con la pandemia. Quante cose sono cambiate a livello interiore in ciascuno di noi?».

Significativa quindi la metafora del cambiamento, che nella serie diventa approdo di un percorso rappresentato dal viaggio e dalla tempesta. «I sopravvissuti vanno incontro ad una trasformazione, mutano veramente – ha aggiunto il regista – . Per loro la menzogna diventa un espediente necessario per addolcire una realtà che potrebbe essere molto drammatica se guardata nella sua crudezza».
Una vicenda thriller con più livelli di significato, ma anche un kolossal con grandi effetti speciali, realizzati da un cast tecnico interamente italiano, con le riprese delle scene del naufragio effettuate in studio su una piattaforma in movimento e bombe d’acqua sugli attori per creare l’effetto tempesta.

«Abbiamo recitato le scene del naufragio in ordine cronologico – ha detto Guanciale – e questo ha fatto la differenza nel rendere credibile una vicenda così al limite. Sono state predisposte tutte le condizioni per lavorare al meglio su un progetto ambizioso, per cui bisognava dare più del massimo per restituire emozioni e meraviglia allo spettatore».
Ben rappresentata la Sicilia nel cast, con gli attori palermitani Alessio Vassallo (il medico di bordo Gabriele) e Vincenzo Ferrera, nel ruolo di Tano, un uomo vittima di un grave lutto: «Si imbarca sull’Arianna nella speranza di voltare pagina, ma al suo ritorno troverà qualcosa di irrimediabile che ne sconvolgerà il già fragile equilibrio».

Tra i dodici passeggeri dell’imbarcazione anche l’ex galeotto Lorenzo (Giacomo Giorgio) e l’attrice Giulia Morena (Barbora Bobulova) con il marito Frank (Florian Fitz) e il figlio Nino (Luca Castellano). Nel cast anche Pia Lanciotti, Fausto Maria Sciarappa, Elena Radonicich, Camilla Semino Favro, Raffaella Rea, Stéfi Celma e Adèle Wismes.

Una nuova coproduzione internazionale, dopo “Leonardo”, dell’Alleanza Europea, che vede la Rai al fianco di France Télévisions e della tedesca ZDF, grandi servizi pubblici dell’Europa Continentale. Prodotta da Rai Fiction e Rodeo Drive con France Télévisions, Cinétévé e ZDFneo, la serie è stata ideata e realizzata con la guida dell’head writer Viola Rispoli e dello sceneggiatore Massimo Bacchini, da Sofia Bruschetta, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano.

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