Stamattina, il legame fra Napoli ed Apple è stato sancito anche a livello accademico con il conferimento della Laurea honoris causa in Innovation and International Management a Tim Cook, CEO di Apple. La cerimonia si è svolta nell'Aula Magna Storica della Federico II - con diretta streaming su YouTube - e dopo essere stato introdotto dagli interventi di Matteo Lorito - Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II - e dei professori Caldarelli e Cantone, il ceo statunitense si è rivolto al pubblico presente in sala, con una lectio attesa che ha spaziato dall’attualità alle novità in casa Apple, omaggiando apertamente il legame con il nostro paese. “È un onore ricevere un riconoscimento da un'istituzione con una storia così illustre. Un'istituzione che forma le giovani menti più brillanti d’Italia da quasi 800 anni. Voglio anche dire - ha proseguito Cook - quanto abbiamo apprezzato la vostra collaborazione nel portare la prima Apple Developer Academy d’Europa proprio qui a Napoli. E ancora, nei sei anni trascorsi dall'inizio del programma, l'Academy ha insegnato a quasi 2.000 studenti le competenze necessarie per costruire le proprie app e dare vita alle proprie idee […] Perché, come sapete, nel corso dei secoli, questo Paese ha prodotto grandi scoperte in molti importanti campi della conoscenza. Sfidando le convenzioni, scienziati, artisti, matematici e ingegneri italiani hanno sospinto l'umanità verso il futuro. E hanno dimostrato più volte che una grande idea può cambiare il mondo. Questo è il tipo di innovazione a cui aspiriamo anche noi di Apple”. Una storia d’amore con il Belpaese che era stata ribadita già ieri, con un tweet, a passeggio fra le bellezze artistiche partenopee: “Ciao Italia — great to be in Naples! Thank you to sculptor Jago for inviting me to his incredible studio. Inspired by artists of the past, he uses technology to create masterpieces for generations to come”. E con un inevitabile passaggio sui temi dell’attualità, Cook a Napoli ha così proseguito: “Stiamo vivendo un momento storico cruciale. Dalla devastante guerra in Ucraina alla profonda incertezza che pervade l'economia globale…Non c'è dubbio che ci troviamo davanti a sfide fuori dal comune. Eppure, questo è anche un momento di opportunità senza precedenti: è un momento in cui la promessa e il potenziale dell'innovazione crescono più rapidamente che mai. Negli ultimi anni, la pandemia ha cambiato profondamente il modo in cui viviamo e lavoriamo... il modo in cui ci rapportiamo agli altri e ci relazioniamo con il mondo”. Ma le sfide e le complessità che stiamo storicamente attraversando vengono viste come uno stimolo a migliorarsi, per fare di più e dopo aver ribadito la necessità di proteggere la privacy dei propri utenti, potenziando l’aspetto dell’accessibilità per supportare e “costruire un mondo più equo con la tecnologia”, Tim Cook ha posto l’accento sul tema del cambiamento climatico: “Non occorre guardare lontano per rendersi conto dell'urgenza di questa sfida. Dalle ondate di calore letali in Europa e altrove, alle inondazioni catastrofiche in Pakistan e, proprio di recente, in Italia, le conseguenze del cambiamento climatico sono impossibili da ignorare. Da oltre due anni- prosegue Cook - siamo carbon neutral in tutte le nostre attività globali. E ci siamo posti l'ambizioso obiettivo di estendere questi progressi all'intera catena di fornitura e al ciclo di vita dei nostri dispositivi entro il 2030. E infine, dopo aver chiesto alle istituzioni di essere parte in causa di questo cambiamento, lavorando di concerto per un futuro migliore e inclusivo, Cook si è rivolto agli studenti, affinché si lascino ispirare dai giusti valori: “So che oggi il futuro può sembrare incerto. Ma non posso fare a meno di sentirmi ottimista. Perché ovunque io guardi, vedo del potenziale. Lo vedo qui a Napoli, lo vedo in questa straordinaria università e lo vedo soprattutto in voi. Sì, il nostro mondo è complesso, e lo diventa ogni giorno di più. Ma, per citare un matematico italiano: "Quando le cose diventano troppo complicate, qualche volta ha un senso fermarsi e chiedersi: ho posto la domanda giusta?".