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Grande spettacolo a Catanzaro. Con «Fordlandia» musica e danza diventano sogno

Lucìa Lacarra a Catanzaro con una prima nazionale insieme al suo partner Matthew Golding: la danza da sogno approda sul palco del Politeama. "Fordlandia" che ha debuttato a Dortmund il 19 settembre 2020, ha aperto la nuova sezione dedicata alla danza del "Festival d'Autunno" la cui direzione artistica è di Antonietta Santacroce, e si ispira al «confinamento vitale» che tutti abbiamo vissuto durante la pandemia, come spiegano i suoi creatori, mescolando danza, musica e arte visiva per invocare la speranza.
La produzione ha un background molto personale: sorpresi dalla rapida diffusione della pandemia, i due artisti hanno trascorso il periodo di duro lockdown e rigorose restrizioni separatamente l'uno dall'altro, nella prima fase. Tagliati fuori dal mondo del balletto internazionale, è iniziato un vivace scambio creativo tra i due e i coreografi Anna Hop, Yuri Possokhov, Juanjo Arqués e Christopher Wheeldon, che firmano i pezzi di questa produzione dove l'utopia e l'idea della riunione sono i protagonisti. Il risultato è un fantastico inventario di sogni e desideri.
In un'artistica camminata sul filo del rasoio tra veri eventi di danza e riflessione filmica, la coppia da sogno della danza internazionale intraprende un viaggio attraverso il labirinto delle proprie speranze.
Golding, che è anche direttore artistico dello spettacolo, e Lacarra sono in perfetta sintonia con le immagini che scorrono proiettate alle loro spalle: lo Zumaia flysch, dove Lacarra è cresciuta, il teatro vuoto a Dortmund in cui si trovavano al momento della separazione e dove entrambi lavorano, e una foresta olandese, dove il danzatore canadese si è trovato all'inizio del confinamento, sono alcune delle ambientazioni dei cortometraggi proiettati su ciascuno dei sei brani di danza neoclassica che compongono «Fordlandia». Ed è evidente la passione per la cinematografia che Lucìa e Matthew nutrono e che proprio Golding ha ammesso di prediligere.
Così il pubblico, che a Catanzaro era prevalentemente di ballerini e allievi di scuole di danza, può decidere se prestare attenzione alla realtà o ai sogni, al disincanto o alla speranza, penetrando nel balletto delle emozioni che tutti hanno vissuto.
L'opera combina musiche di Chopin e Jóhann Jóhannsson e probabilmente la parte più impressionante della serata è una coreografia di Juanjo Arqués. Siamo in riva al mare... In queste onde Lacarra e Golding ispirano ancora con un poetico pas de deux. Tra linee che vanno oltre la perfezione, potenza nell'esecuzione e grazia nei movimenti, i due ballerini si muovono in un mare che approda letteralmente in scena, che leggiadro avvolge i loro corpi.
A partire da «Stillness» e «Stillness close» della Hop che si tuffa nella distanza della musica di Chopin per lasciare il posto a «Snow Storm», un secondo step commovente creato dall'ucraino Yuri Possokhov che mescola proiezioni e danze sul palco alle melodie di Sviridov. Juanjo Arqués ha coreografato il pezzo da cui prende il nome lo spettacolo, la città fantasma di «Fordlandia» nell'Amazzonia brasiliana, e «Piles of Dust», entrambi al ritmo di Jóhannsson. Chiude la performance «After the rain» di Wheeldon, su musiche di Arvo Pärt, che rappresenta il “fiorire” per Fordlandia e in cui Lucìa è una vera e propria nuvola sospinta dalla forza di Matthew.

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