Ci sono soprattutto le notizie, quelle che Buzzi - incaricato da anni di seguire le dinamiche interne del M5S - è abituato a cercare e costruire quotidianamente sul principale giornale di questo Paese. Nel volume si parla della “cospirazione” per allontanare Virginia Raggi dal Movimento, delle scelte comunicative che tanto hanno influito nella composizione del controverso governo gialloverde con il Carroccio, fino alle discussioni sui soldi, alle feroci faide interne e al sondaggio segreto che obbligò Grillo e Conte a una pace di convenienza. Buzzi racconta tutto senza cadere nell’errore di giudicare, ma con il piglio di chi osserva e offre ai lettori la possibilità di costruire un proprio punto di vista.
Nel libro è raccontata la parabola di un Movimento nato per scardinare un sistema di potere consolidato e alla fine rimasto vittima di quelle stesse dinamiche che voleva abbattere. I personaggi sono quelli noti alle cronache e Buzzi, proprio perché li ha seguiti sempre da vicino, ne tratteggia aspetti che li avvicinano molto ad altri politici. Alla fine dell’ultima pagina si ha la sensazione di aver acquisito informazioni preziose, utili a decifrare meglio i contorni di una forza ancora centrale nel nostro sistema politico. E se anche l’urlo “onestà-onestà” sembra sbiadito, restano centrali alcune battaglie su cui i pentastellati possono - a ragione - rivendicare la loro azione. Su tutte il Reddito di cittadinanza. Siamo così sicuri che sia uno strumento da eliminare tout-court?
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