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Notte di Halloween e letture da... brivido!

I classici insuperati, dal “Mistero di Sleepy Hollow” ai racconti di Edgar Allan Poe, ma anche storie nuove dai più «Oscuri talenti»

Si avvicina la mezzanotte del 31 ottobre. Si avvicina la notte di Halloween, universalmente nota come il momento in cui la soglia fra il mondo dei vivi e quello dei morti si schiude e le anime dei defunti si mescolano ai vivi. La parola Hallowe’en, o «sera dei santi», risale al 1745 e nel tempo è divenuta una celebrazione meno religiosa e più “profana”, eleggendo a proprio simbolo una zucca con una faccia intagliata, un richiamo ai fuochi fatui dei cimiteri e alla leggenda di Jack il Fabbro, che seppe ingannare il Diavolo, salvando la propria anima. Domani notte spegnete la televisione, tirate le tende, accendete una candela vicino alla finestra e tenete a portata di mano dei dolcetti. E dedicatevi a questi cinque libri da brividi!

Nella cosiddetta Valle del Sonno o Sleepy Hollow gira voce d’una leggenda. Pare ci sia un cavaliere senza testa, uno spettro a cavallo che ogni notte si lancia nelle tenebre come se galoppasse nel vento. La sua salma, mangiata dai vermi, riposa nel cimitero locale ma il fantasma di questo soldato tedesco, centrato in pieno da una palla di cannone durante una cruenta battaglia, galoppa tutta la notte, alla ricerca della propria testa ormai scomparsa, correndo a più non posso e terrorizzando chiunque si trovi sulla sua via, per poi scomparire nel nulla, prima dell’alba. Una leggenda, d’accordo, ma quando nel villaggio arriva il maestro Ichabod Crane, uomo irascibile e taciturno, le apparizioni si fanno assai più cruente. L’avete riconosciuta? È Il mistero di Sleepy Hollow, scritto da Washington Irving (Tim Burton ne ha tratto un film con Johnny Depp), uno dei quattro volumi della collana BurDark in edizione rilegata (tradotto da Flavio Santi), con “Dracula”, “Frankenstein” e “Racconti del terrore”, pubblicati proprio in occasione di questo Halloween, classici davvero da non perdere e magari da leggere a lume di candela, tra amici.

O se preferite, potreste scegliere i Racconti macabri di Edgar Allan Poe (Rizzoli, trad. Flavio Santi e Maria Gallone). Il secondo volume, finemente illustrato dall’artista francese Benjamin Lecombe, sembra dare corpo alle visioni senza tempo dello scrittore americano vissuto ad inizio 1800. Un volume da collezione completato da un saggio di Charles Baudelaire sulla vita e l'opera di Poe. Se non temete gli incubi e avete il coraggio sufficiente per sfidare la penna dell’autore de “Il corvo” e “Le avventure di Gordon Pym”, fatevi avanti. A vostro rischio e pericolo, ovviamente.

O magari state cercando una bella storia horror con un alto tasso di fantasia, con richiami a manieri infestati e omicidi seriali? James Dashner, l’autore bestseller con la serie “Maze Runner” approdata con successo al cinema, torna con in libreria con La maledizione della torre (Sperling&Kupfer) nella bella collana Macabre, un omaggio a Stephen King e al mondo del sottosopra. Dashner, (tradotto da Stefano Massaron) narra la storia di due famiglie con richiami al passato fra fatti di sangue, segreti, sparizioni e omicidi seriali, scommettendo su atmosfere gotiche e presentando ai lettori un temibile serial killer, Pee Wee Gaskins. Forse – dico forse – la salvezza è legata al coraggio di percorrere un sentiero, sino ad una vecchia torre, un luogo rimosso dalla memoria eppure ancora in piedi: la Casa delle Lingue. Sarà il crocevia dei destini dei protagonisti del libro.

Restiamo con i piedi ben piantati nel mistero con Oscuri talenti (Bompiani, tr. Maristella Notaristefano e Piernicola D’Ortona) di J. M. Miro, che principia nella Londra del 1882, fra strade inzaccherate e tagliagole in agguato, spingendosi sino alla Scozia e al Giappone. L’età vittoriana è lo scenario perfetto per un’avventura con giovani protagonisti, ciascuno dotato di un potere speciale, che però vive come una condanna: Marlowe può accendersi come una torcia; Charlie può guarire da qualsiasi ferita; Komako fa danzare la polvere. Sulle loro tracce ci sono due detective, in missione per il Cairndale Institute, un luogo tutt’altro che rassicurante, in cui si cercano giovani talenti dotati di poteri, strizzando l’occhio a X-Men. L’epoca vittoriana, rude, sporca e brutale come la racconta Dickens, non è certo un luogo per bambini per l’orfano Marlowe o Charlie, con la pelle color ebano, e questa fiaba moderna, scritta con grazia e mistero, non ha nulla del candore delle storie di Disney, mescolando dolore e rinascita ad un riuscito tocco di fantastico, sperando che possa presto arrivare un futuro migliore.

Infine, un giallo classico e ben scritto. A quasi cento anni dal ritrovamento nella Valle dei Re della celeberrima tomba, lo scrittore Paolo Roversi nella collana “GialloeNero” edita da Piemme, firma Tutankhamon. La maledizione del faraone bambino. Ricky, il protagonista, è una calamita per i guai e dovrà usare le sue doti di genio dell’informatica per scoprire chi, o cosa, abbia ucciso il professore. Sarà davvero “colpa” della millenaria maledizione del deserto o c’è ben altro da scoprire? Chissà, intanto tenete d’occhio la porta, chiudetela a chiave, con cura, e non lasciatevi prendere dal panico. Almeno sino all’ultima pagina.

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