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Pappagallo e lo “Spadellata Tour”. Il professionista dei fornelli presenta il suo ultimo libro... cucinando

Oggi a Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria e domani a Messina e Palermo

Non chef, ma «cuciniere curioso» si definisce Luca Pappagallo, professionista dei fornelli, in questi giorni in tour per l’Italia con un interessante progetto on the road che da oggi approderà anche in Calabria e Sicilia.

Star dei social con “Casa Pappagallo” (su YouTube, Facebook e Instagram con centinaia di migliaia di follower), pioniere della cucina sul web (nel 1999 fondò Cookaround, uno dei primi siti italiani sull’argomento) e volto di Food Network col programma “In cucina con Luca Pappagallo”, il cuoco di Grossetosta toccando diverse città della nostra Penisola con il suo “Spadellata Tour”, per celebrare l’uscita dell’ultimo libro “Tutti i sapori di Casa Pappagallo”, edito da Vallardi e già in vetta alle classifiche dei più venduti. Un’iniziativa che è molto più di un semplice firmacopie. L’incontro col pubblico non finisce infatti con autografi e complimenti, ma prosegue nelle piazze vicino alle librerie, con lo stesso Pappagallo che cucina per i suoi ammiratori (meglio evitare la definizione di show cooking) coadiuvato da alcuni assistenti.

Due auto per spostarsi, tre fornelli caricati nel baule, 40 chili di pomodoro e altrettanti di alimenti basilari, tra cipolle, farina e condimenti vari, per permettere alla community di assaggiare la sua cucina, in piazza, come è tipico di un uomo semplice come lui. Un’esperienza interessante che in questi giorni toccherà Calabria e Sicilia. Pappagallo sarà infatti oggi a Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, domani a Messina e Palermo e lunedì a Erice e Caltanissetta. Ultime tappe siciliane martedì a Ragusa e Catania.

«Abbiamo un grande seguito, molte persone parlano con noi per chiedere suggerimenti e ricette – ci dice - Tra i vari social riceviamo tra i 2 e i 3mila commenti al giorno e rispondiamo puntualmente a tutti, perché credo che chi spende anche pochi secondi della propria vita debba essere premiato facendo vedere che l’hai letto». Con questa filosofia di fondo, il passo dal virtuale al reale è stato breve: «Tutto rimaneva nella sfera virtuale come in una bolla talvolta distante della realtà. Per cui abbiamo pensato di andare ad incontrare le persone, creando l’occasione per stare con loro in modo semplice, da amici. Lo stiamo facendo e il risultato è fino a oggi lusinghiero. Abbiamo ritrovato l’affetto delle persone, la voglia di stare insieme, in modo esponenziale rispetto alle nostre aspettative».

Un grande successo anche nelle tappe mattutine, per un’iniziativa coerente con la filosofia del “cuciniere”, dai piatti semplici e replicabili: «Sono un portatore sano di semplicità. La cucina che propongo è l’opposto di quello che stanno professando in troppi, complessa sia nel reperimento degli ingredienti che nell’esecuzione. La buona cucina può essere alla portata di tutti, ancor più se sveliamo i piccoli segreti ereditati dai nostri nonni. Il mio obiettivo è quello di consentire alla gente di migliorare le loro capacità culinarie e replicare senza ansie le ricette. Durante il tour infatti diverse persone mi hanno confidato di aver imparato a cucinare da me per familiari e amici e questo le ha fatti sentire bene, con una marcia in più».

Una cucina anche terapeutica quindi, coerente con l’ispirazione di base dell’ultimo volume, protagonista del tour assieme alle ricette proposte, in cui Pappagallo propone i piatti della sua infanzia, rivisitati con ingredienti provenienti da tutto il mondo, per una riuscita integrazione fra tradizione e innovazione: «Nel libro c’è la curiosità di pescare dalle cucine straniere, ma molto viene dalla mia famiglia, dalle ricette con cui sono cresciuto, o da altre che hanno caratterizzato particolari momenti della mia vita. L’investigazione di lidi lontani è tipica della mia famiglia che è sempre stata curiosa delle tradizioni culinarie fuori da quelle tipicamente toscane».
Lo “Spadellata Tour” proseguirà fino al 17 dicembre, per poi riprendere a girare l’Italia la prossima primavera.

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