Paola Cortellesi, Paolo Sorrentino, Pierfrancesco Favino, Matilde De Angelis, Stefano Accorsi, Anna Ferzetti e Corrado Guzzanti, ovvero le guest star della prima stagione di “Call My Agent – Italia” la serie comedy in arrivo nel palinsesto Sky da domani, presentata a Roma con una conferenza stampa molto attesa. Diretta da Luca Ribuoli (“Speravo de morì prima”) e scritta da Lisa Nur Sultan (“Beata te”) – Federico Baccomo (“Studio Battaglia”) ha collaborato alla stesura di due episodi – è una serie SkyOriginal in sei episodi prodotta da Sky Studios e Palomar, il remake del serie di grande successo “Dix pour cent”.
Nel cuore di Roma si trova un’agenzia che cura gli interessi di alcuni attori e attrici italiani di grande successo, seguendone i contratti e le interviste ma soprattutto aprendo una finestra sulla vita da backstage del set, fra capricci (tanti), pettegolezzi (parecchi) e gli incroci del destino che possono decretare l’ascesa o la caduta dei protagonisti sul grande schermo. Intanto, la CMA (Claudio Maiorana Agency) si sposta da Parigi a Roma, mescolando lavoro e vita privata, seguendo le vicende degli agenti e dei loro assistenti, col telefono sempre acceso, pronti davvero a tutto (giorno e notte) pur di non scontentare gli attori.
Dopo aver visto i primi due episodi in anteprima, possiamo confermare che si tratta di un bel lavoro corale e che l’adattamento italiano è riuscito a mantenere quella dolce follia del mondo del cinema – ecco le perle di Sorrentino che vorrebbe Ivana Spagna “papessa” e la consulenze di Alberto Angela in videochiamata – senza banalizzare le vite degli agenti, ovvero Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico, Marzia Ubaldi, Sara Lazzaro, Francesco Ruzzo, Paola Buratto e Kaze, nei panni della receptionist, il talento sotto gli occhi di tutti che esplode all’improvviso. Un prodotto fresco, ilare, lieve, capace di svelare il dietro le quinte dello show business italiano, narrato dal punto di vista di chi coccola le star che ci fanno sognare.
Chiamato in causa, il regista Ribuoli afferma: «È un viaggio alla scoperta di un mondo le cui regole sono tanto surreali quanto segrete, ogni volta ignote. Il tono leggero e ironico che abbiamo scelto è la strada privilegiata per mostrare l’eleganza e il cuore autentico di una realtà articolata e imprevedibile».
E guardando alla scrittura, dopo un iniziale quanto comprensibile sconcerto, Lisa Nur Sultan rilancia la sfida: «La paura è il retroscena dello spettacolo, il limite che ogni attore si forza ogni giorno di superare, uscendo sul palco con un sorriso. Come del resto fa ognuno di noi».
D’accordo, la prima puntata – con la partecipazione di Paola Cortellesi e l’agenzia colta davanti a un cambiamento radicale – ricalca esattamente la serie francese (fra i titoli più amati su Netflix, e non a caso ci sono adattamenti in corso in tutto il mondo, compresa la Cina), ma la sceneggiatrice assicura «che già dalla seconda abbiamo preso altre strade e ci siamo sentiti più liberi di scrivere». Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming Sky Italia, conferma: «Siamo riusciti a essere originali anche se si tratta di un adattamento perché abbiamo riscritto alcuni personaggi e alcune storie orizzontali, grazie anche alla collaborazione degli stessi talent».
Un cast ampio con la 33enne Sara Drago nei panni di Lea, destinata a diventare sempre più protagonista. Menzione d’onore per Marzia Ubaldi, nei panni di Elvira, l’agente di grande esperienza che ha lavorato con i veri divi e che ha chiamato il cagnolino Marcello in onore di Mastroianni: lei da un bel pezzo non si stupisce di niente. Ma forse il ruolo più tenero e difficile è quello di Emanuela Fanelli, nei panni di un’attrice che nessuno vuole scritturare, ma che riesce a non mollare: «Quando andavo sul set il mio pensiero era di essere all’altezza degli attori con cui avrei lavorato. È stato divertente scherzare sul mondo degli attori».
Si parte domani su Sky (in streaming su Now) e c’è già chi invoca la prossima stagione.
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