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Premio Strega 2023, il primo gruppo di “nominati”

Ogni martedì fino al 1. marzo

La grande macchina del Premio Strega, il più ambito fra i premi letterari italiani, è ai nastri di partenza per l’edizione 2023. Come stabilisce il nuovo regolamento, decisamente più orizzontale e accessibile, ogni martedì arriveranno nuove candidature (sino al 1° marzo), proposte e supportate da uno dei 400 Amici della Domenica, il nucleo di intellettuali e addetti ai lavori che gioca un ruolo centrale in questa kermesse culturale, sino al rush finale al Ninfeo di Roma.
In questa primo gruppo c’è subito un bel barlume di Sicilia che vogliamo sottolineare. La scrittrice messinese Nadia Terranova – fresca vincitrice della settima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi e punta di diamante di una narrativa strettese che racconta e riscopre il territorio, fra mito e storia, con un punto di vista femminile e potente – propone in gara Tommaso Pincio con «Diario di un’estate marziana», edito da Giulio Perrone. Una curiosità: Proprio Ennio Flaiano è stato il primo vincitore del Premio Strega nel 1947 con «Tempo di uccidere», ispirato alla sua esperienza militare in Etiopia. Come sottolinea Terranova, «Tommaso Pincio instaura un dialogo con il vincitore del primo Premio Strega che fuoriesce dalla logica binaria del corpo a corpo e racconta, per attraversamenti e andirivieni, anche la storia di una città ipernarrata […] E forse sono i libri più belli quelli che scappano di mano, trasformando chi li scrive e poi chi legge in un modo misterioso e inesorabile».
In campo anche la palermitana Daniela Gambino con «Due fuori luogo» (Jack Edizioni), proposto dal suo concittadino Fulvio Abbate, che sottolinea: «Gambino racconta e prova a restituire la “vita agra” di due ragazzi siciliani a Milano. Lui e Lei. Lei palermitana, Lui catanese. Fuori sede e insieme, appunto, fuori luogo, forse anche caratterialmente e antropologicamente agli antipodi, lì a coabitare».
Un’altra messinese, la giornalista e scrittrice Maria Rosa Cutrufelli, propone in gara Nicoletta Bortolotti con “Un giorno e una donna” (Harper Collins), narrando l’intrigante storia di Christine de Pizan, prima storica donna, prima editor, poetessa e scrittrice, sottolineando: «Questo libro ha l’accuratezza e la precisione del romanzo storico e, al tempo stesso, tutto il potere seduttivo e la vitalità della biografia».
Fra i primi quindici titoli in lizza ben due titoli Mondadori ovvero “Così in terra” di Patrick Fogli – proposto da Antonella Cilento – ed “Ennio l’alieno. I giorni di Flaiano” di Renato Minore e Francesca Pansa, presentato da Raffaele Manica. A cui si aggiunge anche il primo titolo Einaudi, che lo scorso anno trionfò con “Spatriati” di Mario Desiati e che presenta il memoir “Dove non mi hai portata”, presentato da Franco Buffoni e firmato da Maria Grazia Calandrone. Le altre proposte: Irene Graziosi con “Il profilo dell’altra” (Edizioni e/o) proposto da Simonetta Fiori, “Per futili motivi” (La Nave di Teseo) di Sapo Matteucci, presentato da Filippo Bologna. E ancora, “Domani ti interrogo” di Gaja Cenciarelli (edito da Marsilio e candidato da Lorenzo Pavolini). Edizioni Wojtekcon “L’amore inutile” di Gianfranco Di Fiore (proposto da Valeria Parrella), Roberto Ferrucci con “Storie che accadono” (People, proposto da Tiziano Scarpa), Lodovica San Guedoro con “Sacro Amor Profano” (LesFlâneurs Edizioni), presentato da Franco Cardini, Ezio Sinigaglia, “Sillabario all’incontrario” (TerraRossa, candidato da Lorenza Foschini) e Michele Zatta con “Forse un altro” (Arkadia editore), proposto da Maria Pia Ammirati. Infine, continua la bella storia di Gian Marco Griffi con “Ferrovie del Messico”, caso editoriale dell’anno, edito da Laurana e proposto da Alessandro Barbero.
I numeri dicono che lo scorso anno si toccò quota 74, record che quest’anno verrà probabilmente superato. Poi il Comitato direttivo scegliarà i 12 libri candidati. Sicuramente non mancheranno le sorprese.

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