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Il Cantante Mascherato? C’è un neologismo perfetto: «cringe»

L’Accademia della Crusca ha ammesso il termine «cringe» nel novero del nuovo lessico in uso. Forse i boomer ne sconoscono il significato, ma sicuramente avranno provato la sensazione che la parola racchiude, perché è cringe ciò che suscita imbarazzo e disagio. La spiegazione autorevole ci serviva per descrivervi compiutamente la nostra opinione su «Il Cantante Mascherato», il varietà che Raiuno si ostina a mandare in onda ormai da 4 anni, con l’unico scopo di soddisfare l’ego di Milly Carlucci.

Nel rispetto della professionalità delle maestranze che mettono in piedi questo carrozzone, troviamo il programma non solo inutile ma soprattutto imbarazzante. È imbarazzante che degli artisti si prestino a celare la loro identità sotto pesanti carri allegorici – perché tali sono e non maschere. E ancora più disagio abbiamo provato nel vedere gli spot nei quali svelano indizi che possano portare la giuria a comprendere chi si nasconda sotto le maschere.

Si dirà che è un gioco, sì, certo, ma non alletta, o quantomeno non alletta più. Quanto alla giuria, proviamo fastidio nel vedere esponenti dello spettacolo e della tv che fingono d’investigare sulle identità nascoste, fra i quali Flavio Insinna mascherato da Ketchup, Francesco Facchinetti in tuta da ginnastica, Christian De Sica svanito, Iva Zanicchi in quota over e Serena Bortone probabilmente vincolata da contratto Rai alla partecipazione.

Uno show lungo, ripetitivo, ma soprattutto sfiancante, con Milly Carlucci che lo stira fino allo sfinimento ripetendo in loop – il voto, il televoto, il voto del pubblico – con una serietà che neanche stesse leggendo i risultati di un concorso per notaio. Un paradosso, quello della Carlucci che ostenta una serietà inappropriata per il tenore della trasmissione che, non dimentichiamolo, si basa su maschere tipo il criceto, il ciuchino e l’ippopotamo, che l’ultimo visto in tv reclamizzava pannolini per bambini, adesso bellamente pensionati.

Basterebbe che la Carlucci adottasse un po’ di leggerezza e meno enfasi e, soprattutto, che non rendesse «Il Cantante Mascherato» la succursale di «Ballando con le stelle», perché quest’anno a Sara Di Vaira, Rossella Erra e Iva Zanicchi si è aggiunta anche la variante della maschera Cuore simil ballerino per una notte, giusto per confermare il marchio di fabbrica. Non stupiamoci, quindi, se sabato sera il competitor di Canale 5, “Amici di Maria”, ha totalizzato circa 4 milioni di telespettatori rispetto ai 2 milioni e spicci del Cantante Mascherato, perché se alla Rai sembrano pochi, per ciò che abbiamo visto a noi sembrano anche troppi.

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