Tre giorni, da oggi al 15 luglio, all'interno del Parco Comunale di Zafferana Etnea, paese catanese alle pendici dell'Etna, sono tempo e luogo di Teatri Riflessi, festival che punta sui linguaggi brevi e il genere del “corto” intrecciando i canoni teatrali della danza e della scrittura drammaturgica.
Due generi di scrittura, coreutica e drammaturgica che scelgono la brevità e l’immediatezza che piacciono e arrivano al pubblico e lo hanno convinto, nel corso degli anni, creando una forma di fidelizzazione e interesse che ha attivato il sostegno e il patrocinio delle due Università di Catania e Messina.
Tante le presenze, tra ospiti e componenti delle giurie tecniche (operatori di settore, registi e drammaturghi, direttori di festival e teatri o rassegne e circuiti siciliani e nazionali) invitate a essere spettatori di 13 piccoli spettacoli in concorso, che hanno in comune la brevità.
Tredici corti di teatro e danza, un genere che all'interno di una serata porta al suo centro il linguaggio compiuto e essenziale della brevità e anche un'offerta varia, per un pubblico sempre più numeroso che assiste agli spettacoli al Parco Comunale di Zafferana Etnea.
Oltre agli spettacoli serali (i 13 corti selezionati, suddivisi tra le due serate di semifinale e, l’ultima – sabato 15 luglio - di finale con gli spettacoli premiati) ci saranno momenti di confronto, attività e laboratori, fino alla serata finale, con l'assegnazione dei premi del concorso e di tutti i riconoscimenti. I premi scelti dalle giurie tecniche (regia \ interpretazione \ drammaturgia) cercheranno di intercettare nuovi linguaggi e nuovi artisti in una Sicilia che, oltre a essere isola, racchiude una vivacità e un'indipendenza inaspettata e che, in questi ultimi anni, dopo la chiusura pandemica, lentamente inizia a emergere.
A curare e ideare il progetto del festival sono Dario D’Agata, direttore artistico, fondatore e presidente di IterCulture, e Valerio Verzin, co-direttore artistico di Teatri Riflessi, amici e complici, da qualche anno, e legati al mondo della danza, della coreografia e della formazione. Il progetto culturale che parte dal territorio intorno a Zafferana Etnea, risponde al desiderio più ampio, coltivato oltre i tre giorni estivi dedicati al Festival, dell’associazione culturale IterCulture[https://www.iterculture.eu/] fondata da Dario D’Agata per offrire un evento di qualità focalizzato sui linguaggi contemporanei e completamente gratuito, allo scopo di avvicinare al mondo dello spettacolo dal vivo soprattutto un pubblico di non soliti fruitori.
Il tema dell’ottava edizione è Alterità, ispirato dalla lettura del racconto “Sentinella” di Fredric Brown. Vuole essere un invito all’incontro di punti di vista diversi, celebrazione delle differenze come ricchezza e tentativo di inclusività, uno dei valori fondanti dell’associazione Iterculture.
Il festival - nelle parole di Valerio Verzin - costituisce un pretesto per avvicinare: il pubblico alla scena contemporanea, gli artisti internazionali a operatori nazionali e del territorio etneo o siciliano. Non solo una vetrina della creatività emergente, ma anche un momento di incontro tra operatori del settore in un territorio periferico, ai margini rispetto ai modelli e alle reti nazionali.
Il festival Teatri Riflessi è in vita dal 2009 (è stato ripreso nel 2022, dopo le sospensioni negli anni Covid) e si articola in uno spazio all'aperto alla presenza di un ampio pubblico non pagante, arricchito da attività culturali (presentazione di libri, concerti, audio\installazioni in giardino...) ideate per valorizzare il territorio attraverso le arti performative e coinvolgere sempre più spettatori (3000 presenze nel 2022).
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