Mercoledì 25 Dicembre 2024

“Animation Art Book”, Zerocalcare ci porta dietro le sue quinte

«Nell'estate del 2019, Zerocalcare aveva iniziato a parlare con insistenza del suo desiderio di provare a fare animazione. Come suoi editori, avevamo due possibilità: tentare di dissuaderlo, perché non si distraesse dalla sua produzione editoriale, o assecondarlo, cercando di aiutarlo, per consentirgli di esprimente la sua creatività anche in quella nuova direzione». Comincia così il nuovo atto creativo legato all’arte di Zerocalcare, artista di successo classe 1983 e icona del fumetto nazionale, nonché campione di tormentoni. Uno su tutti, il “s'annamo a pija' n'gelato?” di Secco. Edito – come sempre – da Bao Publishing, “Animation Art Book” si sofferma in particolare sulle serie animate realizzate dall'artista romano negli ultimi tre anni, “Strappare lungo i bordi” e “Questo mondo non mi renderà cattivo”, in cima alle visualizzazioni su Netflix, prodotti televisivi di successo che hanno consentito al fumettista di espandere in maniera esponenziale la sua popolarità. “Zerocalcare Animation Art Book” è un making of, un dietro le quinte pieno di curiosità che si sofferma sui vari passaggi necessari alla creazione di una storia animata, con tanto di bozzetti, production art, foto dai backstage e disegni preparatori. Non solo di Zero e dell’Armadillo ma di tutti, compreso Cesare, la maestra Gianna, i genitori di Alice e il conduttore della tv spazzatura, Mauro Coccodrello. E ancora, le piantine della casa da più prospettive, un world building accuratissimo in pieno stile Zerocalcare, del resto, Michele Foschini, co-fondatore di Bao, afferma che per realizzare un prodotto d’animazione è stato necessario allargare la squadra ma «il prodotto finito» non poteva essere disomogeneo e slegato dalla sua «ormai sterminata produzione a fumetti». Il risultato è un flusso di bozze e revisioni sul copione mentre il comparto grafico doveva sviluppare e dare vita a quel mondo, con una comprensibile dose di ansia vista l’attesa del pubblico. La voce narrante del volume è ovviamente quella dell’artista, l’icona di Rebibbia. Zerocalcare parla del mondo del fumetto e del desiderio di fare animazione intervistato nelle pagine del libro insieme agli altri collaboratori incontrati in questi anni. Tono ovviamente scanzonato e mille curiosità, compresa la battuta sugli avocadi/avvocati che si svela solo all’ultima pagina e il momento in cui Valerio Mastandrea ha detto che non poteva doppiare altri personaggi perché lui doveva fare l’Armadillo – «il personaggio più difficile da far recitare, eccentrico ma mai sopra le righe»- afferma Andrea Fontana, lo storyboard artist - dando per scontato che dovesse andare proprio così. E ovviamente, il più atteso nel passaggio fra carta e video era proprio il protagonista, Calcare, con tutto il suo gesticolare italiano: È stato bello creare un acting sì esagerato ma comunque realistico e colloquiale, che andasse a braccetto con il doppiaggio di Michele», afferma Francesca Falasca, storyboard artist. E noi ci siamo divertiti un sacco a guardarlo.

leggi l'articolo completo