C’è un nuovo talent su Sky, il titolo è X Factor. Originariamente inventato per scoprire cantanti in possesso del «quid» che li può proiettare nel panorama musicale, giunto alla sua edizione n. 17, consapevole che i potenziali talenti sono ormai sempre più rari e dispersi nei millemila programmi del genere, X Factor è virato alla ricerca del giurato più polemico, rissoso ed egocentrico. La gara, quindi, è più dietro la scrivania della giuria, che sta mostrando tutto il suo potenziale esplosivo. Al momento, quello che appare fuori concorso è Fedez. Il suo atteggiamento, per la prima puntata indifferente e annoiato, nella seconda insolitamente composto e moderatamente critico, desta sospetto. Sarà infastidito dalla presenza di Morgan, che, qualche settimana fa, durante uno show a Selinunte, disse agli spettatori «Vi meritate Fedez», o la ripetitività del programma lo ha effettivamente depotenziato? Potrebbe essere anche una tattica alla Moretti tipo «Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?», che lo riporterebbe in gioco con un calcolo più sofisticato. Poi ovviamente, c’è Morgan e qui, si capisce che, la (ri)chiamata in servizio di Marco Castoldi non ha fatto altro che moltiplicare in maniera esponenziale il suo ego. Ora, premesso che abbiamo sempre ammirato la cultura musicale dell’ex Bluvertigo, in questa edizione è più debordante del solito e non si limita a far sfoggio di sapere, ma vorrebbe essere giudice unico e supremo. A farne le spese principalmente è Ambra Angiolini, con la quale già nelle prime due puntate si è alzata la tensione. Un livello di scontro abbastanza evidente che solo in parte il montaggio della puntata è riuscito a tenere sottotono. Se Morgan non perde occasione per zittire Ambra sulle sue capacità musicali, nell’ultima puntata si è aggiunto anche Dargen D’Amico, che, però è stato prontamente asfaltato visto che la Angiolini gli ha risposto per le rime. Ambra, più consapevole delle sue capacità empatiche dopo la passata esperienza, non è disponibile a recitare solo la parte della quota rosa, ma si prende la scena al pari dei colleghi. Quanto a Dargen D’Amico, punta sull’umorismo e il cazzeggio e mira a farsi notare anche per il suo outfit più strampalato che estroso. A questo punto si capisce che chi transita dal palco, al netto della ingenuità nel rivelare quale sia il giurato al cui parere tengono maggiormente, inimicandosi gli altri, ha la possibilità di passare alla fase successiva se è indiscutibilmente bravo o se entra nelle dinamiche delle ripicche fra i giurati. Insomma, se continua così, sarà meglio selezionare i cantanti con un test a risposta multipla scritta.