Mercoledì 25 Dicembre 2024

Addio a Marina Cicogna, la "contessa" del cinema italiano è morta ad 89 anni

Italian producer Marina Cicogna arrives for the screening of 'The Eyes of Tammy Faye' at the 16th annual Rome International Film Festival, in Rome, Italy, 14 October 2021. ANSA/ETTORE FERRARI

E’ morta a Roma nella sua casa nei pressi di Via Veneto, Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata, attrice, produttrice, fotografa e sceneggiatrice italiana. Aveva 89 anni. Era nata nella Capitale il 29 maggio del 1934 ed è stata la prima sceneggiatrice e prima donna produttrice in Europa. Nipote del Conte Giuseppe Volpi, presidente della Biennale di Venezia e fondatore della Mostra del Cinema, da cui prende il nome proprio la «Coppa Volpi», aveva adottato Benedetta Gardona, con cui conviveva da oltre 30 anni. Ha prodotto film d’autore fra i più importanti come Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, di Elio Petri, che vinse l’Oscar 1971 per il miglior film straniero. Nata proprio a Palazzo Volpi di Misurata nei pressi di via del Quirinale, dal conte Cesare Cicogna Mozzoni e dalla contessa Annamaria Volpi di Misurata, la contessa Marina era legata al cinema non solo dal nonno ma anche attraverso il padre che co-produsse «Ladri di biciclette» nel 1948. Amava la dolce vita degli anni 60, quella che gravitava intorno a Via Veneto e frequentava Milano, Venezia, Cortina. Ha conosciuto proprio al Lido, quindicenne, David O. Selznick, il produttore di Via col vento. Nel 1951 è stata tra i circa 1000 invitati dell’alta società internazionale,al Party del secolo, ballo in maschera ospitato da Carlos de Beistegui a Palazzo Labia, dove c'erano anche Salvador Dalì, Orson Welles, Christian Dior, Guy de Rothschild e l’Aga Khan III. Ebbe anche una lunga relazione con l’attrice Florinda Bolkan, storia che all’epoca fece non poco scalpore essendo fra le prime a essere resa pubblica. Nel 2021, un docu-film dal titolo «Marina Cicogna. La vita e tutto» ha raccontato la sua carriera mentre quest’anno, è uscita l’autobiografia di Andrea Bettinetti «Ancora spero», edita da Marisilio. Oltre venti i film prodotti e co-prodotti. Era appassionata di fotografia: negli anni della dolce vita ha immortalato in contesti perlopiù informali, amici celebri come Gianni Agnelli, Greta Garbo, Maria Callas e Onassis, Herbert von Karajan, Luchino Visconti, Federico Fellini, Audrey Hepburn, Brigitte Bardot, la principessa Margaret, Henry Fonda, Charlie Chaplin, Jeanne Moreau, Silvana Mangano, Claudia Cardinale, Elizabeth Taylor, Ava Gardner, Yul Brinner, Ezra Pound e Louis Malle. Le foto sono in gran parte confluite nel libro Scritti e Scatti (2009). Alla fotografia è dedicato anche un secondo libro, La mia Libia (2012), raccoglie foto degli anni parzialmente vissuti a Tripoli tra il 1957 e il 1967, nella settecentesca villa di famiglia. Ha realizzato con Gucci il libro d’arte e fotografia Imitatio Vitae (2019), sui capitelli di Palazzo Ducale. Icona di stile, anticonformista di classe, era stata inserita da Vanity Fair, nella International Best-Dressed Hall of Fame List (la lista delle personalità meglio vestite al mondo) per l’anno 2010. All’età di 83 anni ha posato per Gucci come testimonial, insieme ad altre modelle, della campagna Cruise Resort 2018.

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