Domenica 24 Novembre 2024

Rieccolo! «Fiore» è sempre il migliore di tutti

Al momento in cui scriviamo non sappiamo quali siano i dati d’ascolto di «Viva Rai2!», la cui seconda stagione ha preso il via ieri mattina, ma se dovessimo fare una proporzione con la folla adorante radunata davanti al glass, ora collocato al Foro Italico per evitare noie con i condomini di via Asiago, dobbiamo pensare che il ritorno di Fiorello, più che atteso, era bramato. E lui non ha deluso, iniziando apparentemente in maniera scoordinata e lenta, per poi concludere la prima puntata con scoop, grandi ospiti e sorprese in diretta. Ci aspettavamo, e sono puntualmente arrivate, le prime anticipazioni sul prossimo Festival di Sanremo: del resto, quello fra Fiorello e Amadeus non è solo un rapporto fraterno ma i due “fanno cartello” che tiene testa alla Rai. Per inciso, che sia così lo dimostra anche la presenza di Fiorello domenica sera su La Nove, sia pure con un video, per salutare Vincenzo Mollica, ospite di Fazio. Non può, infatti sfuggire che di fronte al crescente successo di «Che tempo che fa» la Rai, pur masticando amaro, si sia rassegnata all’apparizione dello showman siciliano. Se, quindi, non ci ha stupito né che Amadeus fosse ospite della prima puntata di «Viva Rai2!», né il primo annuncio sulla presenza di Marco Mengoni come co-conduttore della prima puntata del Festival, ben più inattesa e suggestiva è stata l’immagine di Francesco Totti solo al centro dello stadio Olimpico. Una sorpresa che ha moltiplicato i suoi effetti in maniera esponenziale con la telefonata di Fiorello in diretta a Spalletti per rendere concreta e immediata la riconciliazione fra il n.10 della Roma e il suo ex allenatore, oggi CT della Nazionale, al quale Totti si era riferito in una sua recente intervista. Ecco, questo è Fiorello, un personaggio, ma soprattutto una persona, che ha in mente un disegno di show preciso e al quale lavora con coerenza, tenendo alcuni parametri che non sono così scontati nel mondo televisivo, come fare un prodotto di qualità nel quale il talento viene valorizzato, guardare ai fatti con ironia e disincanto ma senza astio e cattiveria, manifestare la propria opinione, senza essere qualunquista ma sfuggendo alle catalogazioni. Sempre di più, in questi ultimi anni, con un equilibrato dosaggio di apparizioni/sparizioni, di scelte non convenzionali, di soluzioni alternative che captano l’attenzione del pubblico, Fiorello ha guadagnato non solo l’autorità di showman indiscusso, ma soprattutto l’autorevolezza di uomo di spettacolo che non teme di mettere in luce il suo ospite. Sarà per questo che tutti accettano i suoi inviti.

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