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“The Animal Kingdom” per la regia del messinese Giampiero Cicciò in scena domani a Roma

Un mese fecondo quello di novembre per l’ attore e regista messinese Giampiero Cicciò: il 15 è andata in onda su Rai 1 la replica della puntata “Il metodo Catalanotti” della serie del Commissario Montalbano di cui era uno degli interpreti e proprio domani debutterà “The Animal Kingdom” di Ruby Thomas in scena al Teatro Belli di Roma di cui ha curato la regia per la rassegna di drammaturgia anglosassone contemporanea “Trend”.

Nel cast di “The Animal Kingdom” ci sono Saverio Barbiero, Lisa Lippi Pagliai, Tommaso D'Alia, Carlotta Solidea Aronica e Ivan Maria Artuso. Il disegno luci è realizzato da Roberto Di Maio e il regista assistente è Emanuele Baroni.

Mentre, come direttore artistico del Festival inDivenire (il progetto di Alessandro Longobardi per il Teatro Spazio Diamante di Roma), presiede la giuria dell’omonimo Premio inserito in un Progetto speciale del Ministero per la riqualificazione delle periferie urbane.

Cicciò nel suo percorso di attore ha avuto lunghi sodalizi artistici con registi teatrali quali Giancarlo Cobelli e Federico Tiezzi. Ha preso parte recentemente a “Ragazzi di vita” con la regia di Massimo Popolizio prodotto dal Teatro di Roma e, come regista, al musical “Salvatore Giuliano” di Dino Scuderi, “Costano cari gli dei”, testo ispirato al “De Profundis” di Oscar Wilde e “Molto rumore per nulla” di Shakespeare prodotto dal Teatro di Messina. Lo abbiamo intervistato.

Ieri è stata trasmessa la puntata della mitica serie de “Il Commissario Montalbano” che la vede tra i protagonisti. Che ricordo ha di quella esperienza?

«È stata un’esperienza molto importante per me. La puntata è andata in onda in prima visione l’8 marzo 2021 ed è stata seguita da oltre 9 milioni di spettatori. Ricordo con piacere quei giorni sul set in cui tutti noi del cast eravamo consapevoli di recitare in un episodio storico poiché, a quanto pare, è l’ultimo di una serie tra le più seguite della storia della TV italiana. Ma non è solo un fatto di audience. Chi ha lavorato in Montalbano sa che la qualità della scrittura di Camilleri è un dono per noi che abbiamo interpretato i suoi personaggi».

Sabato va in scena “The Animal Kingdom” da lei diretto e tradotto.

«Sì, la rassegna Trend, giunta alla XIII edizione, ogni anno apre una finestra sulla scrittura teatrale britannica. In scena spaccati della nostra contemporaneità. Rodolfo Di Giammarco, direttore artistico della rassegna, mi ha offerto la regia di un testo mirabile, di R. Thomas, una giovane autrice londinese. Io ho formato un cast con cinque giovani attori di grande talento tra i quali il messinese Tommaso D’Alia. È la storia di una famiglia di oggi, raccontata, con sarcasmo e delicatezza insieme, attraverso un microcosmo fatto di relazioni guastate dal non detto o dal detto male».

Contemporaneamente continua il suo lavoro di direttore artistico del Festival inDivenire.

«È un Festival che è diventato centrale nella mia vita professionale. Si svolge in quel gioiello di teatro che è lo Spazio Diamante di Roma. A gennaio c’è stata la quarta edizione che ha registrato molti sold out. A quest’ultima edizione hanno partecipato 16 compagnie teatrali. Il premio consiste nel far realizzare lo spettacolo alla compagnia più meritevole. Al Festival ho avuto ospiti di grande prestigio come Gabriele Lavia, Anna Bonaiuto, Fabrizio Gifuni, Lino Guanciale e Filippo Timi».

Quale sarà il suo prossimo impegno?

«Nella stagione 2023-24 sarò tra i protagonisti de “L'Albergo dei poveri” di Maksim Gorkij diretto da Massimo Popolizio, con riduzione teatrale di Emanuele Trevi. Una coproduzione tra Piccolo Teatro di Milano e Teatro di Roma. Il 27 dicembre inizierò le prove».

 

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