Venerdì 22 Novembre 2024

Un cinema tutto da scrivere, gli Stati generali a Siracusa

Concretezza. Sembra quella che oggi manca al cinema secondo gli addetti ai lavori che sono riuniti a Siracusa per gli Stati generali del cinema. Incentivi statali, norme chiare e tempi certi, in un momento in cui il mondo del cinema è in fermento e una settimana fa registi e attori, o in generale le sigle dei lavoratori del mondo del cinema, si sono riuniti a Roma per protestare contro le iniziative del governo, intenzionato a diminuire i finanziamenti pubblici al settore. Nell’ultima giornata, oggi da Siracusa, non uscirà quell’atteso manifesto che doveva contenere indicazioni e linee guida: sarà elaborato e presentato nelle prossime settimane. «Abbiamo investito più di 20 milioni in questo settore, altri 5 ne abbiamo previsti nell’ultima legge Finanziaria – ha precisato ieri il presidente della Regione, Renato Schifani – La nostra Isola è pronta anche ad aiutare la formazione dei produttori cinematografici e degli attori». «Per migliorarsi e uscire fuori dai confini nazionali il più possibile occorre lavorare molto sulla qualità», ha detto Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa Film. «È molto importante che continuino gli incentivi statali per aiutare nella promozione dei film italiani, cioè il cosiddetto tax credit alla distribuzione, che si è rivelato decisivo per il successo di tante pellicole che sono uscite in questi due anni. Incentivo che deve essere confermato anche per il 2024, magari con una premialità per i film che escono nei periodi estivi». Agli Stati generali ieri sono arrivati gli scrittori, gli sceneggiatori ed anche i primi due attori, Ester Pantano e David Coco. La netina Cristina Cassar Scalia, la madre di Vanina Guarrasi, sta facendo le nottate per terminare il nono libro della serie: «Sto scrivendo e uscirà spero a brevissimo. È stato bello scoprire il successo che ha avuto in tv. Non ho mai descritto Vanina, ognuno l’ha immaginata come vuole. Il mondo del libro è un mondo così privato e personale. Un libro quando esce diventa di proprietà dei lettori. Io ho sempre immaginato Paolo Malfitano come il Michele Placido della Piovra: lo scrittore immagina i personaggi con volti diversi». Anche Stefania Auci premia il lavoro fatto dal regista Paolo Genovese con «I Leoni di Sicilia», tratto dal suo bestseller: «Un lavoro estremamente valido. Sono innamorata della scelta che ha fatto Paolo di selezionare canzoni contemporanee perché hanno reso l’universalità di questa storia. E di come è stata ricostruita l’immagine d’una Palermo operosa e vitale. Se si continuerà si deve chiedere alla produzione...». Auci si è soffermata sull’intelligenza artificiale sottolineando: «Non sapendo come gestire questa intelligenza poniamo dei limiti di natura etica, morale e soprattutto giuridica. C’è un problema, e gli autori americani hanno già fatto azioni legali in tal senso. Le aziende che sovrintendono alle Ai non indicano quali testi vengono forniti per imparare. Quella dell’Ai nell’ambito della creatività investe tutto l’aspetto del diritto di autore». Non ha dubbi lo scrittore Gaetano Savatteri: «Tutti noi dobbiamo fare uno sforzo per essere più inventivi e più creativi, meno ripetitivi e meno prevedibili, cosa che spesso facciamo scrivendo sceneggiatura e libri. Ci adagiamo un po’ nella pigrizia per cui siamo noi la nostra intelligenza artificiale. Quelli che per pigrizia schiacciano sempre lo stesso tasto sul computer». «La trasposizione è una seconda rilettura meravigliosa. Ci sono più visioni che si ritrovano insieme – ha detto Ester Pantano, protagonista sia in Makari che nei Leoni di Sicilia – . E fanno sì che si riesca a ricreare un personaggio anche nuovo rispetto al libro. Esser siciliani non è descrivibile ma possiamo offrire, come facciamo ad esempio noi in Makari, tre aspetti di siciliani diversi. È bello entrare nella tradizione siciliana e non nei depliant turistici». Dal successo delle fiction in onda a quelle in arrivo. Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction, annuncia che presto potrebbe arrivare la fiction girata a Stromboli nel maggio 2022, quando durante le riprese si scatenò un incendio che provocò danni per milioni di euro: «Abbiamo vissuto un grande dramma come servizio pubblico. Con gli stromboliani e tutti i siciliani dobbiamo trovare una via d’uscita a quello che è stato un grande problema. La via d'uscita secondo me è una: vediamo come è fatta, secondo me molto bella, e capiamo se piace agli stromboliani e se potranno vederla tutti gli italiani. Ci sarà un'anteprima a Stromboli. Poi decideranno loro».

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