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Il Festival Tulipani e tutta la forza del cinema sociale

In concorso tanti autori calabresi e siciliani: storie intense e grandi interpreti

Cineasti del Sud che fanno dell’impegno sociale la loro cifra distintiva alla diciassettesima edizione di «Tulipani di Seta Nera», Festival Internazionale della Cinematografia Sociale, promosso da Università Cerca Lavoro e ideato dalla biologa Paola Tassone, di Caulonia Marina (Reggio Calabria), in programma dal 9 al 12 maggio al The Space Cinema Moderno di Roma.
Anche quest’anno autori e registi siciliani e calabresi si contendono, con titoli dall’Italia e dal mondo, il Premio Sorriso Rai Cinema Channel. Fino al 5 maggio (ore 12), il lavoro più visualizzato per ogni sezione su www.tulipanidisetanera.rai.it potrà concorrere al riconoscimento,c he verrà assegnato durante il festival.
Provvisoriamente sul podio della sezione “Cortometraggi” i registi palermitani Angelo Faraci e Michele Li Volsi. In seconda posizione con «Provvidenza» (2022) girato a Montalbano Elicona e «Pietrazita» (2023), a Sant’Angelo di Brolo, Faraci torna nel Messinese con «Separati mai» (in pole position con 5.325 visualizzazioni), girato sui Nebrodi, che affronta la tematica del particolare rapporto fra uomo e animale. Dopo la vittoria nel 2023 con «God’sForgiveness», Li Volsi parla di bipolarismo e pregiudizi in «About Penny» (secondo con 4.617 visualizzazioni).
Un altro palermitano, Alessandro Alicata, affronta il disagio psichico ne «Gli spari di Mezzanotte», candidato al Premio Tulipani Fuoriclasse – Talenti in Erba, assegnato dalle scuole del Lazio. Perdita e legami affettivi nel corto animato «Nonno Matteo», diretto dal catanese Fabio Teriaca con Juan Pablo Etcheverry. Candidato al premio Miglior Cortometraggio d’Animazione, assegnato da Rai Ragazzi, il film è accompagnato dalle musiche del crotonese Sergio Cammariere e dalla voce narrante di Cristiana Lionello, figlia di Oreste e doppiatrice (voce di Sharon Stone).
Da Catania anche «The Winner – Il vincitore» di Marco Ferrara, sul disagio psicologico, e «Contro le regole» di Giuseppe Scirè Brialei e Alfonso Gelo, sulla cultura della legalità.
La nostalgia per la terra natia è invece al centro di «Sciatu meo» (Alessio Genovese e Daniele Saguto), girato a Sant’Elia, nei pressi di Bagheria, con le musiche dell’augustanese Roy Paci e la partecipazione dell’attore e cuntista trapanese Gaspare Balsamo. L’acese Antonio Catania è invece protagonista di «Tracce perdute» (Gianluca Gloria), sulla disabilità mentale, finalista al premio della giuria “Cortometraggi”. Doppietta per il regista catanzarese Massimo Ivan Falsetta, che parla di Papilloma virus ne «Le molecole del destino» (nel cast Giorgia Salari, Sara Ricci, Ettore Bassi e, nei panni di se stesso, il ricercatore Vittorio Unfer) e di immigrazione in «Aldilà del mare», con Alessandro Haber e il reggino Saverio Malara. Quest’ultimo film è candidato anche al premio della giuria ed a quello Giornalisti del Lazio. Presente in entrambi i lavori l’attore vibonese Costantino Comito.
Il dramma della guerra è al centro di «Odio per odio» del regista di Oppido Mamertina (Reggio) Emiliano Chillico, candidato al Premio Shortissimi Tlv. Dall’Istituto Professionale Antonio Gabriele di Tortora (Cosenza), «Maria, quella vera» di Alessandro Caroppi, sulla vera storia di Maria Bocuzzi, la giovane donna di Radicena (Taurianova) che ispirò «La canzone di Marinella» di De André.
Le location palermitane di Terrasini e Partinico e un cast di interpreti siciliani e calabresi per Daniele Catini e il suo «Twist» sulla disabilità. Protagonisti Luigi Biancoli e l’attrice palermitana Ester Vinci, affiancati dall’alcamese Isabella Viola e dal cosentino Pietro Delle Piane. Nella sezione “Documentari” la produzione di CSC Sicilia «Mondogatto» (Naomi Kikuchi), sul rapporto tra uomo e animale, e «Yemen» del regista di Dinami (Vibo) Tommaso Cotronei, sulle spose bambine, finalisti al premio della giuria.
Nella categoria #SocialClip, dedicata ai video musicali, il cantautore di Cirò (Crotone) Pasquale Sculco in arte Carboidrati, al momento primo con «Maestro John» (regia di Domenico Morise), sull’importanza della ricerca spirituale nella vita di tutti i giorni, che ha raggiunto nei giorni scorsi le 611 visualizzazioni. Nella stessa sezione il palermitano Peppe Lana con «Elogio della lentezza» (Gianni Cannizzo), su società e tecnologia, finalista della giuria.
I premi saranno consegnati durante le giornate del festival e il Gran Galà del Sociale condotto da Lorena Bianchetti.

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